E’ stata fissata al 23 dicembre la sentenza del processo che vede imputato il 24enne di Montemurlo arrestato nel giugno 2020 con l’accusa di essere il presunto capo di una setta e di aver costretto i suoi adepti, fra cui diversi minorenni, a subire atti sessuali, avendoli convinti di essere il diavolo. Oggi la difesa del giovane ha esposto la propria linea al giudice in un’udienza fiume di sette ore.
Oltre a diversi episodi di violenza sessuale il 24enne deve rispondere anche del reato di riduzione in schiavitù. Nei suoi confronti il pubblico ministero Eligio Paolini ha chiesto una condanna a sei anni di reclusione.
Secondo l’inchiesta della squadra mobile di Firenze il giovane montemurlese, mediante abuso di autorità, violenze e minacce, avrebbe costretto degli adolescenti di alcuni anni più giovani di lui in uno stato di soggezione, facendo loro credere di avere poteri soprannaturali, per poi indurli a compiere e subire atti sessuali con il fine dichiarato di rimuovere “blocchi mentali”, evitare maledizioni ed entrare a far parte di un gruppo di eletti. L’imputato è assistito dagli avvocati Piernicola Badiani, Sigfrido Fenyes ed Edoardo Orlandi,