25 Novembre 2021

Ovattoni cancellata dal libro dei soci della Lega

Era già uscita una prima volta dal partito, per poi rientrare e uscire di nuovo. Il commissario regionale: "La Lega non è un autobus dove si sale e si scende a piacimento"


“La Lega non è un autobus, dove si sale e si scende a piacimento. La vicenda della consigliera Patrizia Ovattoni giunge per noi al capolinea e sarà cancellata dal registro dei soci”. Con un comunicato diffuso oggi il commissario della Lega Toscana Mario Lolini prende posizione in merito alla questione Ovattoni. La consigliera, che vanta una lunga militanza nel Carroccio, dopo essere uscita in un primo momento dal gruppo vi era rientrata, per poi ripensarci un’altra volta e uscire nuovamente. Un su e giù arrivato al capolinea. “Potrà proseguire nella sua storia politica dove meglio crede, ma non certo nella Lega” prosegue Lolini. Per il commissario alla base del tira e molla ci sarebbero questioni di “appartenenza alle commissioni comunali e dei relativi gettoni di presenza”.
“Ogni militante sa che la Lega si serve ma della Lega non ci si serve” rincara Lolini, per il quale la vicenda cominciava ad assumere i contorni di una “telenovela”. Ovattoni sarà quindi cancellata dal libro dei soci, seppur con dispiacere, perché Lolini le riconosce “l’impegno profuso per anni nella Lega”. Una riconoscenza che aveva portato ad una prima riammissione dopo l’iniziale uscita dal gruppo proprio in virtù della decennale storia politica di Ovattoni nella Lega. Ma il tentativo di ricomporre i rapporti tesi con gli altri consiglieri Spada e Curcio evidentemente non è riuscito e la seconda fuga non è stata più tollerata. A dare maggior pepe alla vicenda la querela presentata da Curcio per diffamazione, a suo dire “contro ignoti” , che per Ovattoni sarebbe invece diretta alla sua persona. Il gruppo leghista in consiglio comunale resta quindi rappresentato da Spada e Curcio. Ovattoni resterà sui banchi come consigliere del gruppo misto.
“Per 13 anni ho dedicato lacrime e sangue a questo partito e vengo ripagata così, trattata a pesci in faccia – ha replicato Ovattoni – sono rientrata con buone intenzioni, ma non c’erano i presupposti per rimanere non avendo dialogo e fiducia con gli altri consiglieri”.

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