2 Novembre 2021

Uccise l’amico a coltellate, chiesti 16 anni per il delitto di via Firenze

Anche la compagna della vittima fu ferita gravemente ed è parte civile nel processo, che si svolge con rito abbreviato


Sedici anni di reclusione. È la pena chiesta per Christian Ottavi, l’uomo che un anno fa uccise a coltellate l’amico Mirko Congera e ferì gravemente la compagna di quest’ultimo Daniela Gioitta, nella casa dove la coppia viveva in via Firenze. Nel processo con rito abbreviato, stamani il pubblico ministero Vincenzo Nitti ha ricostruito i passaggi dell’inchiesta dei i carabinieri, che arrestarono Ottavi 20 minuti dopo l’omicidio di Congera e il tentato omicidio di Gioitta. Fu quest’ultima con un filo di voce, dopo essere stata accoltellata alla gola, a rivelare ai soccorritori il nome dell’aggressore, che fu trovato poco dopo dai carabinieri nella propria abitazione, distante appena 300 metri dalla casa della coppia. Ottavi aveva una ferita ad una mano; tracce di sangue furono trovate sui suoi vestiti e per terra, oltre che sul lavandino, dove avrebbe provato a ripulire le scarpe con della candeggina.
Secondo gli inquirenti Ottavi e Congera avevano passato la serata insieme, alla Sacra Famiglia, con un gruppo di magrebini. Qui si sarebbe verificata una lite ed uno dei cittadini marocchini presenti avrebbe colpito con un bastone in volto Ottavi, facendogli perdere quattro denti. Poche ore dopo, attorno alla mezzanotte, Ottavi si recò a casa del Congera armato di coltello, aggredendo l’amico e la compagna accorsa in sua difesa. L’imputato, tuttora in carcere – assistito dagli avvocati Gabriele Braschi e Diego Capano – in aula ha raccontato di essersi difeso. Una versione fortemente respinta dai legali di parte civile, gli avvocati Alberto Rocca e Rachele Santini.
Il gup Chesi ha aggiornato l’udienza al prossimo 7 dicembre, quando potrebbe arrivare la sentenza.

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