13 Dicembre 2021

Qualità della vita: Prato perde 26 posti rispetto al 2020

La classifica stilata dal Sole 24 ore. Male la voce giustizia e sicurezza, ma la nostra è la provincia col minor gap retributivo tra uomini e donne


La provincia di Prato perde ventisei posizioni rispetto al 2020 nella classifica annuale sulla qualità della vita stilata dal Sole 24 ore. Dal 28esimo posto del 2020 Prato scende
al 54esimo del 2021, piazzandosi a metà della graduatoria nazionale. Fatta salva la solita premessa, ovvero che si tratta di classifiche che danno indicazioni e non sentenze, Prato
fa un bel balzo all’indietro rispetto a 12 mesi fa.

L’indagine, come ogni anno, scatta una fotografia del paese attraverso 90 indicatori statistici su base provinciale divisi in sei ambiti: ricchezza e consumi; affari e lavoro;
demografia società e salute; ambiente e servizi; cultura e tempo libero. Tra questi, ci sono 28 parametri aggiornati al 2021 e una decina di indici sintetici (cioè che a loro volta
aggregano più parametri): quest’anno l’indagine consente di focalizzare in particolare come sta andando la ripresa post pandemia e quali sono i divari territoriali, di genere e
generazionali che ancora persistono.

Cominciando dal primo parametro, ovvero ricchezza e consumi, Prato è 53esima. Il parametro prende in esame ricchezza media, debiti, spesa media.

Tra le note liete il terzo posto nel parametro affari e lavoro: in particolare Prato è prima per nuove imprese iscritte ogni 100 registrate, anche se questo dato è influenzato dal
noto turnover tra le aziende a conduzione cinese, come testimonia il primo posto per imprese straniere ogni 100 registrate. Sono una su tre. Di contro da segnalare anche l’ultimo
posto per imprese cessate ogni 100 registrate. Sul fronte giovani quarto posto nella classifica sulla fascia di popolazione tra i 15 e i 29 anni che non lavora o non studia e il
terzo per imprese che fanno e-commerce.

Notevole anche il secondo posto per qualità della vita delle donne riferita agli aspetti lavorativi come gap retributivo e occupazionale. In particolare Prato si segnala per l’alto
numero di amministratori donne in percentuale sul totale e per l’essere la miglior provincia nel rapporto tra differenza di retribuzione annua tra dipendenti maschi e femmine.

Il terzo parametro (demografia, società e salute), ci vede al 65esimo posto. In questa classifica compaiono voci come speranza di vita, titolo di studio, numero di medici. Curioso
il quarto posto di Prato per amministratori comunali under 40.

52esimo posto per il parametro ambiente e servizi, che include voci quali raccolta differenziata, ciclabili, qualità dell’aria, offerta di tpl, qualità della vita di bambini,
giovani e anziani.

Le dolenti note arrivano alla voce giustizia e sicurezza, che ci vede al 98esimo posto. Siamo quartultimi per indice di criminalità (ovvero delitti denunciati ogni 100mila
abitanti), penultimi per rapine ogni 100mila abitanti, terzultimi per reati legati agli stupefacenti.

Va meglio nell’ultimo parametro (cultura e tempo libero), dove siamo 32esimi, in risalita rispetto al 2020. Il parametro prende in esame numero di bar, ristoranti, offerta
culturale, connettività. Se siamo terzultimi per percentuale di bar ogni 100mila abitanti, siamo invece terzi per fibra fino a casa.

 

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