13 Gennaio 2022

Malata terminale 24 ore su una barella, la risposta dell’Asl

La direttrice del Santo Stefano assicura che sono state prestate alla donna tutte le cure del caso, ma non chiarisce perché sia stata lasciata così tante ore in pronto soccorso in attesa di un letto in reparto


“La paziente ha ricevuto tutte le cure e l’assistenza medica di cui necessitava nella fase boarding ovvero dal momento in cui è stato formulato il cosiddetto destino, quindi l’esigenza per lei del ricovero, al momento in cui le è stato assegnato il posto letto”. L’Asl risponde così ai familiari della signora malata terminale rimasta 24 ore sulla lettiga del pronto soccorso, familiari che si sono rivolti a Tv Prato per segnalare il caso. Ad intervenire la direttrice dell’ospedale Santo Stefano Sara Melani, in un’intervista realizzata per il settimanale di attualità Parliamoci chiaro, ma la risposta non chiarisce il perché la paziente sia stata lasciata così tante ore su una barella pur avendo bisogno di ricovero, dato anche che gli stessi familiari non hanno mai messo in dubbio che le siano state fornite le cure necessarie.

 

 

Una situazione a luci e ombre, dunque: come si evince dalle parole della direttrice del presidio ospedaliero, la “riorganizzazione” messa in atto dall’ospedale riguarda l’efficientamento delle cure prestate nell’attesa del posto letto in reparto, per quei pazienti per cui sia stato decretato il ricovero, e non riguarda un eventuale aumento degli stessi posti letto, la vera causa dello stazionamento anche per più ore dei pazienti in barella.

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