Minacciata col coltello e rapinata l’ex assessore Pieri: “Sono terrorizzata”
L'aggressione è avvenuta in centro storico: ferito il marito
Prima l’aggressione al marito, poi la minaccia col coltello con la lama puntata addosso per rubare borsa e cellulare. E’ la rapina subìta ieri sera in via del Seminario dalla responsabile nazionale cultura di Azzurro Donna (il movimento femminile di Forza Italia), nonché ex assessore comunale, Rita Pieri. Dopo una cena in pizzeria, verso le 23.15, Pieri e il marito Franco Golin stavano tornando a piedi a casa assieme a Marianna Baldi, coordinatrice provinciale di Azzurro Donna. I tre, arrivati in via del Seminario, sono stati aggrediti e minacciati da un malvivente. Il rapinatore ha prima scaraventato per terra Golin, derubandolo del cellulare, e poi ha puntato il coltello addosso a Pieri, prendendosi la borsa. Baldi è invece riuscita a indietreggiare e a dare l’allarme ai carabinieri, arrivati in centro storico in pochi minuti, ma del rapinatore già non c’erano più tracce.
Pieri stamani ha sporto denuncia, descrivendo il rapinatore come un ragazzo di colore, ben vestito, che indossava una giacca nera e un cappotto beige. L’ex assessore ha spiegato di avere avuto la sensazione di essere stata seguita fino a casa dalla stessa persona già nel tardo pomeriggio, intorno alle 19.30, quando dopo la messa in Sant’Agostino stava percorrendo via San Fabiano. Nella prima circostanza, dopo che Pieri ha suonato il campanello di casa, il malvivente si è allontanato. Quattro ore più tardi, invece, ha deciso di entrare in azione e portare a compimento la rapina.
Nel video la testimonianza che Pieri ha rilasciato a TV Prato.
La testimonianza di Pieri
“Sono terrorizzata, non so come fare a riprendere la mia vita normale – racconta Pieri -. Sono una pendolare per lavoro, passo almeno due volte al giorno dal Serraglio, certe facce ormai le conosco tutte, ma mai avrei immaginato che qualcuno potesse arrivare a tanto. Ho avuto paura per mio marito, per un attimo durante la colluttazione ho temuto che il rapinatore potesse davvero usare il coltello (Golin dopo essere stato scaraventato per terra ha riportato ferite a una mano e a un ginocchio, ndr). Dentro la borsa avevo tutto, documenti, portafogli, chiavi di casa. Stanotte non siamo riusciti a dormire, avevamo paura che potesse entrare in casa da un momento all’altro. Sto male psicologicamente perché amo questa città e non credevo che si potesse arrivare a tanto”.
Poi il racconto sulla mancanza di sicurezza fra via San Fabiano, via del Seminario e via Oberdan. “Ho visto peggiorare questo quartiere anno dopo anno – aggiunge Pieri -. Le strade sono troppo buie, non posso accettare di dovere avere paura a camminare da sola nel tardo pomeriggio o di sera. Queste strade sono un incubo, qui un rapinatore in pieno centro città si sente tranquillo di potere aggredire e rapinare tre persone. Tutto questo è incredibile”.
Immediate le reazioni del mondo della politica
“Solidarietà e vicinanza a Rita Pieri e Franco Golin per l’aggressione avvenuta nel centro di Prato – dice l’onorevole Giorgio Silli di Coraggio Italia -. Questi episodi sono da condannare e il dispiacere per quanto accaduto è sentito. Occorre al più presto individuare il colpevole ed è giusto che paghi per quello che ha fatto”.
Il gruppo consiliare del Centrodestra parla invece di episodio “sconcertante”. “E’ inaccettabile che la città di Prato si sia resa ancora una volta protagonista di un episodio di violenza assai deprecabile, perché, come emerge dal racconto della vittima, pianificato e premeditato con lucida determinazione dall’aggressore – commentano -. Nel corso degli anni dai banchi dell’opposizione si sono alzate grida di allarme rivolte a richiamare l’attenzione del sindaco e della giunta nei confronti di una illegalità sempre più diffusa in città, ma spesso i nostri appelli sono stati sottovalutati. Ora più che mai è necessario prendere atto di quanto sta accadendo a Prato, per garantire maggior sicurezza e rispetto della libertà personale a tutti i cittadini, affinché episodi come questo non si verifichino più nel futuro”.
Solidarietà viene espressa anche dal coordinatore di Prato in Azione, Corrado Malacarne. “Azione si augura che le forze dell’ordine riescano il prima possibile ad assicurare alla giustizia il responsabile dell’aggressione armata – dice -. Esprimiamo inoltre preoccupazione per questo grave episodio che supera il livello di microcriminalità finora registrato e lancia un brutto segnale di degrado e di scarsa sicurezza che va assolutamente ripristinata”.
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