12 Gennaio 2022

Mortalità a Prato: il 2021 anno record per i decessi

Rispetto al 2019 (ultimo anno pre pandemia) sono quasi 600 i decessi in più. Ma i numeri dicono anche che il vaccino sta dando i suoi frutti


Il 2021 è stato un vero e proprio anno nero sul fronte della mortalità nel comune di Prato. Sono 2704 i decessi registrati nell’anno appena concluso, quasi 600 in più rispetto al 2019, ultimo anno pre pandemia.
Se dal 2016 al 2019 i numeri dei decessi erano stati più o meno simili – con un piccolo incremento nel 2018 – nel 2020 e 2021 i morti nel nostro comune sono decisamente cresciuti.
E’ molto probabile che la causa dell’incremento dei decessi sia da imputare principalmente al Covid sia per effetto diretto dell’infezione che indiretto, legato alle difficoltà di garantire cure adeguate alle altre tipologie di malati. Lo dimostra il fatto che la curva dei decessi è salita rapidamente rispetto alla media degli altri anni a partire da ottobre del 2020, ovvero quando il numero dei contagi da Covid a Prato ha iniziato a salire.
Da ottobre 2020 e fino a giugno 2021, infatti, ogni singolo mese che intercorre in questo lasso temporale è stato quello che ha fatto registrare il maggior numero di morti in confronto allo stesso mese degli anni precedenti tornando indietro fino al 2016.
Che il Covid abbia inciso pesantemente sull’incremento dei decessi lo dimostrano altri dati.
Se si prendono in esame i primi 4 mesi del 2020 e quelli del 2021 si nota una evidente crescita dei decessi nell’ultimo anno rispetto allo stesso mese del 2020. A Prato nel primo quadrimestre del 2020 il Covid infatti non aveva avuto grandi effetti, i contagi totali dall’inizio della pandemia al 30 aprile erano poco più di 500. Nel primo quadrimestre del 2021 si era invece in piena pandemia. Da ottobre del 2020, inoltre, si è assistito ad una crescita evidente del contagio che – non a caso – ha portato a numeri di decessi record proprio negli ultimi 3 mesi del 2020 e nei primi quattro del 2021.
Leggendo tra le pieghe dei numeri si può però capire anche quanto l’effetto dei vaccini probabilmente abbia contribuito a tamponare questa vera e propria emorragia di decessi del primo quadrimestre del 2021. Non è un caso forse che da maggio 2021 in poi i numeri mensili dei decessi si siano drasticamente ridimensionati, in contemporanea con una campagna di vaccinazione che stava raggiungendo le fasce più a rischio. Impressiona in particolare il raffronto tra novembre del 2020 (col contagio che saliva vertiginosamente e i vaccini ancora a zero) e il novembre del 2021 (con ciclo completo di vaccinazione diffuso): sono ben 121 in meno i decessi registrati nello stesso mese a distanza di un anno.

 

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