3 Gennaio 2022

Tamponi, la Regione pensa a un’ordinanza per fissare un prezzo standard

Giani: "Siamo anche alla ricerca di spazi intermedi per non congestionare gli ospedali"


“Stiamo studiando il modo per far fronte a questo tipo di situazione, che deve essere tenuta sotto controllo, cercheremo di arrivare a una normativa regionale, un’ordinanza che fissando un prezzo standard per i tamponi antigenici e molecolari eviti speculazioni”. Lo ha affermato Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, nel corso di una conferenza stampa oggi a Firenze. “Vogliamo fissare una definizione di prezzo intorno a cui ci possa essere un limite che consente anche ai cittadini di avere un riferimento” ha aggiunto il governatore.
Per Giani da questo punto di vista “è importante capire la parte sanzionatoria, è quello che stiamo approfondendo dal punto di vista giuridico. Dal punto di vista del tracciamento si sta ricomponendo il gap, ma trovandoci nell’arco di una settimana a gestire da mille contagi a 16.800 al giorno, è evidente che non potevamo reggere di fronte a questa marea. Mi sembra che comunque stiamo reggendo”.

Giani è intervenuto anche sull’aumento dei contagi che rischia di determinare il passaggio della Toscana in zona gialla. “Se la Toscana entrerà o meno in zona gialla lo vedremo da qui a venerdì: zona gialla ormai c’è nella maggioranza delle regioni italiane. La pandemia ora è nella sua fase acuta, quindi questo dipenderà dai numeri che accerterà giovedì prossimo il Cts” ha affermato Giani. “Il fatto che oggi siamo a poco più di 6000 contagi è un elemento di preoccupazione per quanto riguarda tutte le azioni che noi mettiamo in campo”, ha aggiunto.
“Mi sto occupando di reperire spazi intermedi – ha poi spiegato Giani – perché nei prossimi giorni ce ne sarà bisogno visto che sempre più ci rendiamo conto che questa è una pandemia che sta trasformando il Coronavirus/Covid-19 in un fenomeno molto contagioso, ma contemporaneamente senza quelle condizioni di obbligo alla respirazione forzata che portano al ricovero in ospedale con problemi polmonari, o alla terapia intensiva, e purtroppo per qualcuno anche all’extrema ratio”.
Dunque, ha aggiunto Giani, saranno approntati “da un lato alberghi sanitari, e dall’altro sto pensando a dove reperire spazi per non congestionare e gravare gli ospedali che poi si devono occupare anche di tutte le altre patologie”.

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