9 Febbraio 2022

Covid, Confesercenti: “Troppi timori indotti nelle persone, tornare alla normalità”

L'associazione chiede un allentamento delle restrizioni in vigore


La Presidenza di Confesercenti Prato, riunita per discutere la situazione del commercio pratese dopo il periodo natalizio, il primo mese dei saldi e gli esosi aumenti delle bollette energetiche, si è soffermata sulla necessità che il mondo politico, istituzionale e delle associazioni di categoria veicolino un messaggio di fiducia e di speranza.

“Sul passaggio da pandemia a endemia ci sono pareri diversi – sottolinea Confesercenti – ma se tutto quanto è previsto si verificherà, dalla primavera potremo cominciare a trattare il Covid19 come un’influenza, anche se comunque molto più forte e più pericolosa”. Gli interventi dei dirigenti di Confesercenti Prato hanno rimarcato che, sebbene ci troviamo in un momento difficile e con un numero di contagiati che spaventa, oramai da giorni i numeri sono in netto calo e possiamo attenderci una primavera più serena che ci vedrà convivere con un virus non debellato, ma domato.

Da parte sua, Stefano Bonfanti, presidente Confesercenti Prato, afferma: “Due anni dopo l’inizio della pandemia siamo tutti alla disperata ricerca di una qualche spia di ottimismo che ci permetta di osservare i prossimi mesi con un briciolo di fiducia e ci consenta di dimenticare le settimane natalizie passate in mezzo a uno tsunami di contagi, di quarantene, di vacanze rovinate e di terrore per il ritorno a scuola. L’anno non è iniziato bene ma le premesse per fare del 2022 il momento in cui la pandemia finirà, ci sono tutte e conviene tenersele strette ricordandosi che anche in tempi di pandemia guardare il bicchiere mezzo pieno non è un’eresia.”

Il presidente di Confesercenti Prato aggiunge: “Certo, dal punto di vista scientifico un bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto sono la stessa cosa, ma per quanto riguarda i nostri stati d’animo no. Proviamo allora a vedere il bicchiere mezzo pieno. In questa fase l’ottimismo della volontà deve prevalere sul pessimismo della ragione. Usiamo tutti i condizionali ed i punti interrogativi che vogliamo ma, come abbiamo visto, guardare il bicchiere mezzo pieno fa bene alla salute ed offre una prospettiva alle nostre imprese del commercio, del terziario e del turismo”.

La Presidenza di Confesercenti Prato, sottolinea inoltre la richiesta di un’accelerazione verso l’allentamento più marcato delle restrizioni anticovid ancora in vigore. Questo in virtù del fatto che altri Paesi europei si sono già indirizzati verso questa strada; non solo abbandonando l’uso delle mascherine ma anche ad esempio riportando la capienza degli stadi al cento per cento, mentre l’Italia è ancora alla suddivisione in zone bianche, gialle, arancioni o rosse.

“Addirittura dal 1° febbraio abbiamo visto introdurre l’obbligatorietà della certificazione verde per l’accesso ai negozi, ciò significa che le restrizioni le vediamo aumentare invece di ridurre. Ciò rappresenta non solo un incremento delle difficoltà per le aziende già duramente provate, ma alimenta un clima di paura che deve terminare perché la ripartenza sia anche reale sinonimo di ripresa. Troppi sono i timori indotti nelle persone, dal bollettino quotidiano dei contagi alle nuove restrizioni. È il momento di superare questo periodo e tornare alla normalità, le Istituzioni per prime se ne rendano conto” conclude Stefano Bonfanti.

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