3 Febbraio 2022

Disservizi postali, la Uil: “Precariato, poche assunzioni e sistemi informatici inadeguati”

Ritardi nelle consegna della posta e lunghe file davanti agli uffici postali. Uilposte Toscana spiega i motivi


Ritardi nelle consegna della posta e lunghe file davanti agli Uffici Postali. I problemi – segnalati da tanti cittadini cui ha dato voce nei giorni scorsi Tv Prato – sono dovuti alle quarantene Covid che hanno colpito anche i lavoratori delle Poste, causando numerose assenze di personale. Una situazione che però – secondo quanto denuncia Uilposte Toscana – arriva da lontano e chiama in causa carenze di personale dovute ad insufficiente turonover, precariato ed anche inadeguatezza dei sistemi informatici.

“62 nuovi assunzioni di portalettere in arrivo in Toscana dal 1° marzo non sono sufficienti. L’obbligo del green pass negli uffici postali ha aggravato i disservizi e le intemperanze della clientela – afferma Silvia Cirillo, segretaria Generale UILposte Toscana – La carenza di personale è ormai strutturale e sconta un insufficiente turn-over tra pensionamenti e nuove assunzioni.

Si ricorre, almeno nel settore del recapito e dello smistamento, a personale a tempo determinato con 253 portalettere in tutta la Toscana fino al 30 aprile, ma ciò aumenta solo il precariato. Infatti, il personale a termine deve essere formato e questo richiede tempo, in un lavoro che oggi è sottoposto ad importanti carichi di posta e pacchi da consegnare, su porzioni di territorio piuttosto vaste. Inoltre, l’applicazione del “Decreto Dignità” – prosegue la sindacalista – fa sì che ogni 12 mesi si debba attuare un ricambio del personale a termine: ciò non giova ai lavoratori con contratto a tempo determinato che, una volta appreso il lavoro, vengono mandati a casa e non giova alla qualità del servizio per i cittadini. Inoltre, per il lavoro negli uffici postali, il personale a tempo determinato non viene mai utilizzato e quindi manca qualunque meccanismo sostitutivo, se non quello di ricorrere a personale proveniente da altri Uffici Postali ma la coperta è corta, molto corta”.

 

“Assunzioni insufficienti e sistemi informatici inadeguati

Entro marzo saranno assunti in Toscana 62 portalettere ex precari a tempo indeterminato (32 ad Arezzo, 19 a Siena, 10 a Livorno, 1 a Grosseto) attraverso una graduatoria prevista da accordo sindacale. “Sono numeri nettamente insufficienti. Il personale andato in pensione non è stato adeguatamente sostituito, nemmeno nella misura del 40% – sostiene la Uilposte, che segnala altri problemi: “A questo quadro si aggiunge un’inadeguatezza sui sistemi informatici per l’erogazione dei servizi, con strumentazione e programmi spesso da cambiare e ammodernare.

Lo stesso controllo del green pass negli Uffici Postali non sta funzionando adeguatamente, il sistema automatizzato spesso si blocca, portando ad un aumento consistente delle code e ad un aggravio sugli operatori, costretti ad intervenire manualmente sul controllo e a subire intemperanze della clientela, che sono ormai all’ordine del giorno. Le disposizioni, in questi casi, prevedono di contattare le forze dell’ordine che, però, nel contesto generale, accade spesso che tardino ad arrivare. Per questo, abbiamo chiesto all’azienda di potenziare il presidio di vigilanza privata davanti agli uffici postali ma, nella pratica, non abbiamo ancora riscontri adeguati”.

“Ci teniamo a ricordare che i lavoratori di Poste Italiane erogano un servizio pubblico essenziale per i cittadini, tanto che il loro lavoro non ha mai conosciuto interruzioni nel periodo pandemico, neanche durante il primo lockdown, quando non esistevano né mascherine, né plexiglass né vaccini. Anche per questo motivo, i lavoratori postali meritano il rispetto e l’attenzione che un servizio essenziale per la comunità richiede e non di essere messi a rischio dalla corsa contro il tempo sulle strade o da offese alla loro dignità negli Uffici Postali” conclude Silvia Cirillo.

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