4 Febbraio 2022

Il cantiere in via dell’Alberaccio mangia 30 posti auto: “Transenne da 10 giorni e nessun operaio al lavoro”

La segnalazione da San Paolo dove è cronica la carenza di parcheggi. Il Comune: "Siamo spiacenti, contrattempo dell'impresa"


Trenta posti auto persi per una decina di giorni, a causa di transenne poste a delimitare un cantiere mai decollato in via dell’Alberaccio. E’ la segnalazione che giunge da San Paolo, dove molti cittadini, in un quartiere di per sé già carente di posti auto, si sono trovati in difficoltà anche a causa dei concomitanti lavori in corso in via Spontini e via Paganini.

Un cittadino ha scritto al sindaco e agli assessori per segnalare anche la tempistica infelice nella predisposizione del cantiere.

“L’amministrazione ha avuto la brillante idea di iniziare i lavori per la ristrutturazione dei giardini di via dell’Alberaccio, togliendo una trentina di posti auto, in contemporanea con i lavori che si stanno facendo in via Spontini e via Paganini, dove hanno tolto altri 60/70 posti auto – scrive il residente, anche a nome di altri cittadini di San Paolo – Si poteva aspettare ad iniziare i lavori dopo il giorno 18 febbraio, in cui sarebbero finiti i suddetti lavori?” chiede il cittadino, che segnala come da dopo il posizionamento delle transenne, avvenuto più di una settimana fa, non si sia visto un solo operaio mettere mano ai lavori. “Anche oggi non c’è nessuno che lavori, poi c’è il sabato e la domenica e poi ci saranno altri giorni in cui non vedremo nessuno e noi dobbiamo inventarci dove parcheggiare le macchine, senza contare i disagi, in questo frangente ancor di più,  quando ci sono i lavaggi delle strade. Avremmo gradito un pochettino più di rispetto, per noi cittadini. Quei 30 posti auto erano una sciocchezza, ma erano sempre meglio di niente”.

Dall’assessorato urbanistica e ambiente, per conto dell’assessore Valerio Barberis, è giunta la risposta: “Siamo molto spiacenti ma a causa di un contrattempo che l’impresa ha avuto, la stessa ha transennato tutto pur non lavorando, nonostante i nostri solleciti. I lavori dovevano iniziare perché il contratto era firmato e perché le regole così ci impongono. Lunedì prossimo l’impresa ha assicurato che i lavori saranno ripresi”.

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