23 Febbraio 2022

La musica incontra il teatro: la Camerata sulle note di Sibelius e Strauss

Domani il concerto al Teatro Politeama con l'orchestra pratese che sarà diretta dal maestro Jonathan Webb


Tra musica e teatro, la Camerata strumentale Città di Prato diretta da Jonathan Webb torna sul palcoscenico del Teatro Politeama Pratese domani, giovedì 24 febbraio, alle ore 21, con un programma tutto incentrato sulle musiche di scena. Dalle atmosfere sonore nordeuropee del “Pelléas et Mélisande” di Jean Sibelius, ispirato al dramma di Maeterlinck, si passerà alla rivisitazione di Richard Strauss della comédie-ballet “Il borghese gentiluomo” di Molière, in origine accompagnata dalle musiche di Giovanni Battista Lulli. Sarà un felice ritorno al Teatro Politeama quello de “Il borghese gentiluomo” di Strauss nella sua versione sinfonica. La suite infatti debuttò nel 1999 con la neo-nata Camerata strumentale diretta da Roberto Abbado, e replicata nel 2007 con la direzione di Michael Güttler. Anche in questa nuova esecuzione di domani dove a dirigere sarà il maestro Webb, il pubblico verrà accompagnato attraverso le vicende del signor Jourdain, uomo desideroso di poter diventare un giorno un aristocratico, un nobil gentiluomo.

Con un crescendo narrativo e musicale in cui spiccano i soli virtuosistici per violino eseguiti da Grazia Raimondi, il capolavoro del compositore tedesco esplode nella scena finale del banchetto dove, per l’occasione, tra le fila dell’orchestra sarà presente anche Tetraktis, ensemble di percussioni che nel segno della lunga amicizia con la Camerata strumentale condividerà il palcoscenico.

L’ensemble di percussioni Tetraktis

Altra atmosfera invece il “Pelléas et Mélisande” di Jean Sibelius, una chicca di grande raffinatezza ispirata al celebre dramma che a fine Ottocento suscitò l’interesse di compositori quali Fauré, Debussy e Schönberg. “Il compositore finlandese con le sue musiche di scena riesce a raccontare il dramma e il mistero della vita” spiega il direttore d’orchestra Jonathan Webb e continua: “Credo che Jean Sibelius sia il compositore ideale per scrivere per il teatro. La sua musica evocativa pare raccontare la storia del paesaggio, soprattutto quello del Nord, con un linguaggio musicale che non è mai puramente descrittivo ma pieno di emozioni, in un intenso confronto dell’umanità con le forze della natura. Nella sua musica per “Pelléas et Mélisande” di Maeterlinck, un dramma simbolico e molto profumato, emerge l’universo interiore dell’uomo incluso il dolore che nella Suite ci travolge con l’ultimo brano, la morte di Mélisande”.

Prima del concerto del 24 febbraio si terrà nella sala del Teatro Politeama il consueto Club delle 18.45, la guida all’ascolto tenuta da Alberto Batisti sul programma della serata.

I biglietti del concerto sono acquistabili presso la biglietteria del Teatro Politeama aperta dal martedì al sabato (10:30 – 12:30 / 16:00 – 19.00) o attraverso il canale Ticketone.it

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