10 Febbraio 2022

Otto mesi dopo, il ristorante pizzeria vi invita a festeggiare con un brunch

Otto mesi dopo vi aspetta per festeggiare sabato – il 12 febbraio – dalle 12,30, con taglieri di affettati, pizze, crostini e tanto altro, nel nostro posto magico.


Otto mesi dopo, dodici mesi dopo. Strano? No. Nessuna indecisione, nessun giro di parole. Otto mesi dopo è un locale, che definire ristorante e pizzeria è poco rispetto all’ubicazione nel verde e sulle sponde di un lago, in collina, ai piedi della Calvana.  Il lago La Cannuccia, sulla strada fra Gamberame e Faltugnano, in territorio vaianese e a due passi dalla città.

Dodici mesi equivalgono invece a un anno. Ed è chiaro, adesso, che Otto mesi dopo invita tutti a festeggiare insieme il primo anno d’attività.

Mistero svelato? Fino a un certo punto. Il nome merita attenzione. Visto che tutto nasce da un incontro, quello fra i titolari, che otto mesi dopo essersi conosciuti hanno deciso di dar forma e vita alla loro attività, sfidando con coraggio le incertezze e le difficoltà dei tempi pandemici.

Prima di far parlare i protagonisti, ricordiamo però l’appuntamento. Otto mesi dopo vi aspetta per festeggiare sabato – il 12 febbraio – dalle 12,30, con taglieri di affettati, pizze, crostini e tanto altro, nel nostro posto magico, rigorosamente serviti, naturalmente, nel pieno rispetto delle normative vigenti. Per le prenotazioni basta comporre qualche cifra: 0574984877 / 3311333266 (anche WhatsApp).

Torniamo ai nostri protagonisti, però. Otto mesi dopo è nato per iniziativa di Simona e Michele, impegnati nella Misericordia, dove si sono incontrati. Un incontro che è diventato conoscenza, anche con le rispettive famiglie, e maturato nella decisione di aprire un luogo incantevole, a misura di famiglia, nel verde e all’insegna di buoni sapori.

«La nostra storia è ormai nota ai più dei nostri clienti – rivela Michele – Il significato del nostro Otto mesi dopo inizia a essere conosciuto da chi è capitato da noi e ha sentito la Simona raccontarlo con la passione negl’occhi. La storia inizia dalla passione comune per gli altri, di aiutare il mondo a diventare un posto migliore, da una riunione galeotta dove ci siamo conosciuti e dalla quale è iniziato un percorso di obiettivi e di lavoro comune, che ci ha portato ad organizzare più eventi, fino a partorire – otto mesi dopo e con i rispetti coniugi –  l’idea di aprire una nostra attività».

Il resto, per non dilungarci, ve lo spiegheranno di persona e, naturalmente, lo potrete conoscere e assaporare al brunch di sabato.

Possiamo tuttavia premettere che quella di Simona, Michele, Massimo e Liana  è una storia coraggiosa, non priva di paure e ostacoli da superare, piena d’entusiasmo, di impegni finanziari, di una società da creare di creatività e idee messe in campo per trovare la location ideale e darle vita.

Eccoci insomma al lago La Cannuccia. «Dal momento in cui abbiamo visto il posto, la testa era già al giorno di apertura, ma noi ancora avevamo una società da creare, un’infinità di burocrazia da domare per poter portare a termine l’operazione». Ma formata la CMSV, dalle iniziali dei protagonisti, tutto il resto è realtà.

Da conoscere, se già non l’apprezzate, sabato.

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