14 Febbraio 2022

Rigenerazione dei borghi, ecco i progetti per Cavarzano e Artimino

Il Comune di Vernio e quello di Carmignano candidano i due borghi per il bando regionale che assegna fino a 20 milioni di euro


Ci sono anche Artimino e Cavarzano tra i 42 borghi toscani candidati a ricevere un finanziamento grazie a fondi del Pnrr. La Regione ha ottenuto la possibilità di destinare 56,6 milioni di euro nell’ambito della rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi abbandonati o in avanzato processo di declino e abbandono.
Un primo bando da 36,5 milioni, già pubblicato con scadenza il 15 marzo, offrirà un contributo massimo di un milione e 600mila euro a più di venti paesi, mentre a uno solo dei 42 in lizza sarà destinata la straordinaria cifra di 20 milioni di euro.
Il Comune di Vernio ha messo a punto un progetto da 13 milioni di euro per dare nuova vita al borgo di Cavarzano, concorrendo al bando della Regione Toscana che mette a disposizione 20 milioni di euro per un unico Comune.
“È un’opportunità che non potevamo perdere, lo dobbiamo a chi abita a Cavarzano, a chi continua a mantenere la casa di famiglia, a chi non perde occasione per tornarci durante l’estate. Insomma, a tutti coloro che amano questo borgo accogliente, con una lunga storia che comincia con i Romani, che è stato una delle più importanti dogane del Feudo dei conti Bardi”, sottolinea il sindaco Giovanni Morganti insieme all’assessore alla Cultura, Maria Lucarini, che si è impegnata per tentare la sfida. L’obiettivo è ripopolare il borgo mettendo a disposizione servizi avanzati e offrendo un’alta qualità della vita. Attualmente a Cavarzano vivono per lo più anziani, le abitazioni sono circa 280, molte seconde case.
Negli anni più floridi gli abitanti della frazione erano circa duemila, oggi sono poco più di 230. “La pandemia ha mostrato però segnali di cambiamento, si è registrato un desiderio generalizzato di ritorno al borgo”, racconta Lucarini che, per mettere a punto il progetto, ha attivato una rete di attori locali che vede in prima fila la Proloco di Cavarzano, formata in gran parte da persone giovani non residenti, e la Fondazione CDSE.

Il progetto per il ripopolamento di Cavarzano

Le carte su cui punta il progetto di rigenerazione sono diverse e tutte importanti: connessione Internet veloce per tutti (banda ultralarga), riqualificazione del centro storico con pavimentazione e illuminazione tutte nuove, realizzazione di nuove aree aperte attrezzate e di un parcheggio. È prevista la riqualificazione e l’adeguamento dell’antica canonica per ospitare spazi di coworking e smart working, una piccola foresteria a servizio del turismo, un centro visite escursionistico, un museo degli antichi mestieri della montagna e una piccola palestra. C’è perfino la creazione di una ludoteca nel bosco, nel parco di Bugneto, e di spazi speciali per famiglie e bambini all’interno del borgo. Nel piano sono previste anche risorse destinati a privati per riqualificare – con interventi di bioedilizia ed efficientamento energetico – gli immobili del borgo dismessi (sono una trentina).

L’altro borgo pratese in lizza è Artimino.


”Carmignano ha candidato Artimino al Progetto pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono o abbandonati, voluto dal Ministero della Cultura e arrivato attraverso la Regione. Siamo speranzosi di poter destinare altri fondi a questa meraviglia storico-architettonica, fiore all’occhiello dell’intera provincia”. È così che Chiara Fratoni, assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Carmignano, racconta della partecipazione al bando che attingerà ai fondi del Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza (PNRR).
In particolare, l’Amministrazione ha scelto la “riqualificazione di Piazza San Carlo e della viabilità adiacente al Borgo storico”, che consentirebbe di completare la sistemazione del centro dopo i recenti lavori di sostituzione della pavimentazione in pietra. Come completamento dell’intervento ci sarebbe una serie di lavori quali fognatura, acquedotto, linea dati e linea di illuminazione pubblica per consentire un miglioramento tecnologico alla zona. Inoltre, nei pressi del Museo Archeologico verrebbe posizionata anche una cisterna interrata con relativa impiantistica a servizio del sistema antincendio del Museo e infine, verrebbe riorganizzata la disponibilità di parcheggi a servizio dei residenti e delle attività turistiche, museali e commerciali dell’intero borgo.
Il progetto è pensato per dare un contributo importante alle attività commerciali/turistiche, ma rappresenterebbe un valore aggiunto anche per le abitazioni presenti nel tessuto centrale di Artimino.
“Se riuscissimo ad aggiudicarci i fondi – conclude l’assessore – Artimino manterrebbe le caratteristiche storico-architettoniche dando però un’ulteriore impronta turistica al borgo”.

Per la rigenerazione dei borghi abbandonati o in avanzato processo di declino in Toscana ci sono comunque altri 36 milioni e mezzo di euro di fondi PNRR, gestiti d’intesa con il ministero della Cultura. Altri venti i borghi che saranno selezionati in base a un bando che si chiude il prossimo 15 marzo, una misura che consentirà di accedere a un contributo massimo di 1 milione e 600 mila euro. Il comune di Vernio si candida anche a questa opportunità.

 

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