25 Febbraio 2022

Senza Veli sulla Lingua e CIPM Toscana firmano protocollo d’intesa contro la violenza di genere

Le due associazioni collaboreranno per contrastare la violenza su donne e minori, agendo sia in supporto delle vittime, sia sulla rieducazione del maltrattante


Le associazioni di promozione sociale Senza Veli sulla Lingua e CIPM Toscana (Centro Italiano per la Promozione della Mediazione) hanno firmato oggi un protocollo d’intesa volto al contrasto della violenza su donne e minori. Le due firmatarie sono Patrizia Scotto di Santolo, vicepresidente di Senza Veli sulla Lingua, e Silvia Schilardi, presidente di CIPM Toscana. Presenti all’evento, tenutosi nella sede della Pubblica Assistenza di via San Jacopo, anche rappresentanti di Prefettura, Carabinieri, Questura e l’assessore alle pari opportunità Ilaria Santi.

Il protocollo d’intesa sarà in vigore per due anni a partire dal momento della firma e prevede la realizzazione di almeno due eventi annuali sul territorio regionale, oltre che di appuntamenti sul territorio per la sensibilizzazione contro la violenza di genere; l’organizzazione di iniziative pubbliche rivolte a giovani e studenti, anche nel contesto universitario, per prevenire la violenza tramite l’educazione tra pari; la produzione di testi finalizzati alla divulgazione delle attività delle due associazioni firmatarie.

Senza Veli sulla Lingua è stata fondata nel 2013 dall’avvocata Ebla Ahmed, con sede legale a Milano. Ha sezioni anche a Roma, Monza Brianza e Prato e offre alle donne vittime di violenza servizi quali ascolto e accoglienza, assistenza psicologica, progetti di re-integro, assistenza legale e assistenza fiscale. “La collaborazione con CIPM Toscana per noi è importante perché vuol dire che faremo tante cose insieme per contrastare la violenza di genere. Questo significa offrire al territorio pratese una serie di informazioni il più ampio possibile su questo delicatissimo tema”, ha dichiarato la giornalista e vicepresidente dell’associazione Patrizia Scotto di Santolo.

CIPM Toscana si prende invece carico di uomini autori di condotte violente a danno di donne e minori. “La nostra è un’associazione che conduce gruppi trattamentali di prevenzione della recidiva, affinché l’autore del reato possa effettuarne una revisione critica. Le nostre attività sono proprio finalizzate a mettere maggior evidenza sul recupero dell’uomo violento”, spiega la presidente Silvia Schiraldi. L’attività del CIPM Toscana, che ha sede operativa a Bagnolo – Montemurlo, è facilitata anche dal Protocollo Zeus, come spiega Schiraldi: “I dati sono incoraggianti. Dalla firma del Protocollo Zeus, avvenuto in Questura nel luglio 2021, i soggetti che vengono ammoniti dal Questore si stanno recando presso la nostra associazione, dove svolgono una serie di incontri finalizzati al blocco dell’escalation violenta. È una vera e propria azione di prevenzione primaria”.

Fondamentale, all’interno del protocollo, l’attenzione ai giovani, come spiega Scotto di Santolo: “Noi ci rivolgiamo in modo particolare, attraverso le azioni di sensibilizzazione che svolgiamo, proprio alle scuole: c’è bisogno di più consapevolezza tra le giovani generazioni. Molto spesso i ragazzi si comportano in maniera semplicistica fra di loro e questi atteggiamenti, che possono essere banali come una spinta o una critica verso una gonna troppo corta, sono in realtà il segnale di qualcosa di più grande, che va attenzionato. Riuscire a parlare ai giovani in termini semplici, mostrargli una serie di casi grazie all’aiuto delle Istituzioni, che lavorano sempre al nostro fianco, ci aiuta a veicolare dei messaggi diversi, positivi, che aiutano a superare la violenza di genere”.

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