I 500 anni di Caterina, prima iniziativa per celebrare la Santa di Prato
Martedì 8 marzo presentazione del libro scritto da don Marco Pratesi
Entrano nel vivo le iniziative per celebrare i 500 anni di Santa Caterina de’ Ricci, compatrona della città di Prato. Il primo appuntamento è in programma martedì 8 marzo con la presentazione del nuovo libro di don Marco Pratesi, parroco di Santa Maria del Soccorso e direttore della Scuola diocesana di teologia, dal titolo «Preghiamo con Santa Caterina de’ Ricci». L’incontro si terrà alle ore 18,15 nel coro della basilica dei Santi Vincenzo e Caterina de’ Ricci.
Il prossimo 23 aprile ricorreranno i 500 anni dalla nascita della mistica di origini fiorentine, che ha legato indissolubilmente il proprio nome a Prato, città dove ha vissuto gran parte della sua vita. Caterina, lo ricordiamo, a 14 anni è entrata nel monastero di San Vincenzo Ferreri, a 25 anni ne è diventata priora trascorrendoci il resto della propria esistenza. È morta il 2 febbraio del 1590 nel monastero pratese ed è stata proclamata Santa nel 1746. Per ricordare lo speciale anniversario la Diocesi di Prato ha promosso una serie di eventi, realizzati in collaborazione con l’associazione ArteMìa, che saranno presentati nei prossimi giorni.
Il logo delle celebrazioni per i 500 anni di Santa Caterina
Il libro curato da don Pratesi «vuole essere un invito e offrire un aiuto per accostarsi alla compatrona di Prato per la via della preghiera – spiega il sacerdote -. Nella preghiera, infatti, non si entra soltanto in relazione con Dio, aspetto certamente principale, ma si stabilisce anche una relazione con tutti quelli che, nel mondo terreno o celeste, con Dio sono in comunione. Attraverso l’esperienza e le parole della Santa veniamo guidati a Cristo, e a Maria, in un cammino vivo e coinvolgente che investe la liturgia della Chiesa e la devozione personale. Caterina diviene amica e compagna di viaggio, maestra di vita spirituale e modello di radicalità evangelica, dalla provvidenza offerta a tutti, particolarmente a Prato, come solido punto di riferimento e richiamo alla speranza».
Saranno presenti all’incontro, oltre all’autore, il vicario generale della Diocesi don Daniele Scaccini e il rettore della Basilica don Paolo Baldanzi. Modera la presidente di ArteMìa, Veronica Bartoletti. Per partecipare non è obbligatorio prenotare ma, in ottemperanza alle norme anti-contagio, è necessario essere in possesso di green pass rafforzato. Sarà inoltre possibile seguire l’iniziativa in diretta Facebook sul profilo di ArteMìa, video che poi rimarrà a disposizione anche dopo l’appuntamento.
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