21 Marzo 2022

Sequestrati oltre 8 milioni di metri di tessuti importati illegalmente dalla Cina

Evase tasse e imposte per 3,5 milioni di euro


La guardia di finanza ha sequestrato 8,7 milioni di metri di tessuto proveniente dalla Cina, per un valore di circa 12 milioni di euro, fatti giungere irregolarmente a Prato per evadere le imposte. Cinque le persone denunciate.
Il controllo è partito da una mirata attività di analisi nei confronti di alcune imprese che risultavano formali destinatarie di spedizioni di materia prima di provenienza estera, ma in realtà inesistenti o inattive.
Gli ulteriori accertamenti hanno permesso di appurare che le aziende ungheresi, bulgare e greche indicate nei documenti di trasporto quali fornitrici, oltre a operare in
settori economici totalmente differenti (ad esempio, nel commercio all’ingrosso di ricambi di auto), non avevano effettuato alcuna transazione commerciale.
Grazie ad appostamenti, pedinamenti e l’utilizzo di strumentazioni tecniche è emersa l’esistenza di un sodalizio criminoso, ideato da due cittadini cinesi con la complicità di tre prestanome loro connazionali, finalizzato ad introdurre di contrabbando in Italia importanti quantitativi di tessuti provenienti dalla Cina.
Il disegno criminoso si avvaleva, quale soggetto giuridico principale, di una ditta di import-export, oltre che di altre imprese “satellite” del Macrolotto.
Da un punto di vista formale, i tessuti – di provenienza cinese – erano importati dalle imprese estere, anch’esse riconducibili a soggetti di origine cinese, e da queste ceduti in sospensione di imposta – mediante fittizie operazioni intracomunitarie – in favore di imprese italiane, inesistenti o inattive.
Nella realtà, le merci – provenienti dal porto di sdoganamento – giungevano direttamente nel distretto pratese ed erano stoccate presso i magazzini ed i depositi delle ditte “satellite”.
Solitamente, in assenza di controlli in itinere, i documenti di trasporto fittizi erano quindi stracciati e non contabilizzati e la merce era immessa nel mercato attraverso cessioni a terzi in evasione d’imposta. Le fiamme gialle hanno eseguito numerose perquisizioni presso le ditte coinvolte e le abitazioni riferibili ai soggetti indagati.
I diritti di confine e l’IVA all’importazione evasi ammontano, rispettivamente, a 1 e 2,5 milioni di euro.

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments