9 Marzo 2022

Tesi di laurea sul parco urbano dell’Interporto: a Gonfienti si progetta un polo sportivo

L'obiettivo è quello di risolvere la cronica carenza di spazi gara e per gli allenamenti delle discipline su rotelle


Quattro padiglioni sportivi, una piazza interattiva, area picnic, spazi studio, un teatro all’aperto e una torre panoramica con vista sul Bisenzio. E’ la tesi di laurea di una ragazza pratese, Ylenia Ceccolini, laureata in architettura all’università di Firenze, che ha ridisegnato gli spazi verdi dell’Interporto della Toscana Centrale fra l’area a fianco del varco d’accesso lato Gonfienti e quella dei bacini dietro al Mulino della Soprintendenza. L’area di tredicimila metri quadrati è di proprietà del polo logistico ed è destinata ad ospitare un parco pubblico. Ceccolini, ex pattinatrice e ora allenatrice, ha provato a guardare in prospettiva su questo polmone verde, individuandolo come luogo ideale per ospitare un’area sportiva, in grado di risolvere la cronica carenza di impianti da dedicare alle discipline su rotelle.

Il progetto della ragazza laureata in architettura prevede la costruzione di quattro padiglioni da destinare al pattinaggio artistico, l’hockey su pista, lo skateboarding e il pattinaggio corsa. Ogni struttura può ospitare fino a mille persone, prevedendo tribune, palestre per l’attività a secco, bar, i servizi per gli atleti nella parte interrata, spogliatoi, magazzini per gli attrezzi e stanze per la fisioterapia. I quattro padiglioni sono collegati fra loro al centro da uno spazio pubblico, con teatro all’aperto dove eventualmente ospitare i saggi estivi dei bambini, e una piazza interattiva per il tempo libero con pannelli multimediali che raccontano le storie delle varie discipline sportive e delle società del territorio.

“Il progetto nasce dalle esigenze delle società pratesi che vivono da sempre il problema degli spazi d’allenamento e di gara – racconta Ceccolini -. A Prato ci sono tante società di pattinaggio e di hockey su pista, per non parlare degli skate park che sono frequentati da centinaia di ragazzi. Per questo avere un luogo a Prato dedicato agli sport su rotelle sarebbe strategico e consentirebbe anche di incentivare le iscrizioni a queste discipline”.

L’idea progettuale è quella di potere ospitare nei padiglioni competizioni nazionali e internazionali, da affiancare alla frequentazione di tutti i giorni delle aree verdi da parte di bambini e famiglie pratesi. Fra le idee c’è pure quella di realizzare una clubhouse, così da fornire un servizio in più lungo il parco fluviale del Bisenzio. Il tutto arricchito da nuovi parcheggi per le automobili e per gli autobus, e chiaramente da una totale assenza di barriere architettoniche.

Dopo la discussione, la tesi di laurea (il relatore è Antonio Lauria) è stata consegnata nelle mani del presidente dell’Interporto della Toscana Centrale, Francesco Querci, ed è a disposizione dell’amministrazione comunale. Sul progetto ci sono pure possibilità di finanziamenti da parte delle federazioni di settore. “È un progetto molto bello e interessante – sottolinea il presidente Querci -. Un impianto sportivo situato nel contesto di un parco urbano così esteso potrebbe rappresentare l’occasione per avere maggiori servizi per questa porzione di città, e per riqualificare l’area lungo il Bisenzio. Ringraziamo Ylenia per l’attenzione mostrata all’Interporto, e a nostra volta rimettiamo il progetto nelle mani delle istituzioni cittadine”.

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