16 Aprile 2022

L’imprenditore pratese scappato dalla guerra: “Torno in Ucraina per riaprire la mia fabbrica”

Mirko Vangi racconta il difficile tentativo di ritorno alla normalità a Cherniv, da cui tre quarti della popolazione è fuggita


E’ pronto a tornare a Cherniv, nel nord dell’Ucraina, per riattivare la fabbrica tessile di cui è socio, chiusa dall’inizio della guerra. E intende farlo in una data simbolica, il 1 maggio. Mirko Vangi, l’imprenditore pratese, che da 15 anni vive in Ucraina, è rientrato in Italia un mese fa, sostenendo un viaggio in auto di cinque giorni, dopo due settimane trascorse in un bunker nella città bombardata dai russi. Adesso che la guerra intentata dalle truppe russe si è spostata su altri fronti, a Cherniv la popolazione rimasta – circa un quarto dei residenti – cerca tra mille difficoltà di tornare alla normalità. Così sta facendo anche il gruppo tessile di cui è socio Vangi: il tetto del maxi-capannone, dove prima della guerra lavoravano mille persone, ha subito danneggiamenti da schegge di missili che hanno forato il cemento e schiantato le finestre (nella foto e nel video, alcune immagini). Ma l’energia elettrica e l’allacciamento all’acquedotto sono stati ripristinati e nei prossimi giorni – se la situazione non cambierà ancora – Vangi tornerà in Ucraina per un sopralluogo finalizzato a far ripartire la produzione.

Nell’intervista-video sopra Mirko Vangi spiega come i cittadini di Cherniv, fra cui alcuni familiari di sua moglie, stanno vivendo questo difficile tentativo di ritorno alla normalità.

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