29 Aprile 2022

Primo maggio, la Diocesi: “Lavoro buono significa dare la possibilità di comprare e condividere il pane”

In San Domenico la veglia di preghiera in vista della festa del primo maggio


«Il lavoro buono è il rispetto dei diritti e rispettare i diritti significa dare la possibilità di comprare il pane, di condividere il pane». Lo ha ricordato Michele Del Campo, direttore della Pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Prato alla veglia di preghiera promossa in vista del primo maggio. L’appuntamento si è tenuto ieri sera nella chiesa di San Domenico. Presenti esponenti delle Acli, Mcl, della Cisl, di Azione Cattolica e dell’associazionismo.

Il tema della riflessione è stato quello indicato dalla Cei per la festa dei lavoratori, che ha invitato a pregare e a impegnarsi perché il lavoro sia «buono», bonificato dalle tragedie, dallo sfruttamento e dal poco rispetto dei diritti sociali.

«C’è necessità di impegnarsi tutti, imprenditori e lavoratori, affinché il lavoro sia buono – ha osservato ancora Del Campo –. Non ci può essere sfruttamento e noi a Prato dobbiamo continuare ad affrontare insieme questo tema: eliminare lo sfruttamento».

La veglia è stata anche l’occasione per ricordare don Pierluigi Milesi, il cappellano dei lavoratori pratesi scomparso tre anni fa. «È stato un sacerdote che ha dedicato la sua vita al mondo del lavoro, lavoratore prima, prete dopo, ma soprattutto ha incentivato notevolmente a rispettare i diritti. Questo è il lascito che ci fa don Milesi e io lo ricordo sempre nelle manifestazioni del primo maggio, non mancava mai e aveva una buona parola per tutti, è quello che noi dovremo fare anche noi in questi giorni: darci una buona parola», conclude Michele Del Campo.

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