4 Aprile 2022

Trentuno nuovi posti auto per Figline: così il Comune combatte la sosta selvaggia

Discussa la petizione con oltre trecento firme dei residenti: presto la riasfaltatura di via di Cantagallo


Trentuno nuovi posti auto per Figline. E’ l’intervento programmato dal Comune in risposta alle difficoltà di parcheggio nel quartiere evidenziate dai residenti. I posteggi verranno ricavati all’interno del parcheggio Tintori, all’inizio del borgo, attraverso la rimodulazione della carreggiata e delle aiuole verdi. La strada passerà da sei a quattro metri, mentre le aiuole avranno dimensioni ridotte, così da portare l’area di sosta da 108 a 139 parcheggi. Il progetto, i cui lavori sono stati affidati proprio quest’oggi, è emerso durante la discussione nelle commissioni urbanistica e mobilità della petizione portata avanti da alcuni esponenti di Fratelli d’Italia che hanno provato a dare voce alle esigenze dei residenti.

Raccolta firme che ha superato le trecento adesioni e che non si fermava alla sola carenza di parcheggi. Nel testo veniva chiesto di risolvere la sosta selvaggia in via della Chiesa, così da evitare di bloccare il transito dei mezzi di soccorso in entrata e uscita dalla Misericordia, e poi la riasfaltatura totale di via di Cantagallo, la pulizia della Bardena contro il rischio idrogeologico, la messa in sicurezza degli alberi e poi lo stop alle auto in prossimità del monumento ai 29 Martiri.

A rispondere ai promotori della petizione sono stati gli assessori Leoni e Sanzò. Quest’ultima ha ricordato che la riasfaltatura di via di Cantagallo è stata messa in programma per la primavera, mentre la ripulitura della Bardena arriverà a luglio da parte del consorzio di bonifica. L’assessore Leoni ha invece ricordato che le multe per sosta selvaggia vengono regolarmente elevate, e che l’accesso alle scuole Calvino è già stato garantito dal passaggio ciclopedonale che raccorda i giardini all’istituto. Sul capitolo 29 Martiri la presidente Tassi ha annunciato che non saranno messe sbarre a protezione del monumento: questa è stata la decisione dei tecnici che da tempo si occupano del simbolo della Liberazione a Prato.

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