30 Maggio 2022

Archiviata l’inchiesta della Procura sul Buzzi Lab

Non sono stati rilevati elementi penalmente rilevanti


E’ stata archiviata l’inchiesta della Procura di Prato sulla gestione del Buzzi Lab, il laboratorio di analisi dell’Istituto Buzzi. Aperta nel 2019, dopo 3 anni si è conclusa senza che siano stati ravvisati elementi penalmente rilevanti a sostenere l’ipotesi di reato, ovvero abuso d’ufficio. L’inchiesta ha portato alla fine dell’attività del laboratorio, che negli anni era arrivato a fatturare fino a 7 milioni di euro l’anno grazie alle analisi effettuate conto terzi anche per numerose aziende private.
A sollevare la questione sulla legittimità dell’attività del laboratorio era stato l’ufficio scolastico regionale, a causa della predominanza dell’aspetto privatistico-commerciale sulle finalità didattiche. Una presa di posizione che aveva portato prima allo sospensione del laboratorio diretto dal professor Bartolini, e poi alla chiusura, decisa dal nuovo preside Marinelli.

“La fine di un equivoco – ha commentato il deputato pratese di Italia al Centro Giorgio Silli – che rende giustizia a chi ha dedicato la propria vita al Buzzi e al distretto pratese. Non c’è nessun reato, vedremo poi l’evoluzione degli esposti alla Corte dei Conti. Resta l’amaro in bocca per un gioiello, un punto di riferimento mondiale per certe nicchia di chimica tessile, un laboratorio che produceva riccezza per la scuola chiuso in due giorni con un danno inimmaginabile e irreparabile per la città. La soluzione per evitare tutto questo c’era evidentemente questa follia ha giovato a qualcuno. Il tempo farà emergere tutto” ha concluso Silli.

“Da qui si deve ripartire”. È il commento della consigliera regionale Pd e presidente della Commissione Sviluppo economico, Ilaria Bugetti, sull’archiviazione da parte della procura della vicenda BuzziLab. “In passato ho più volte sottolineato come l’esperienza del BuzziLab fosse un’eccellenza del nostro territorio e ho più volte portato all’attenzione della Regione la questione del suo futuro, affinché questo prezioso patrimonio della città non andasse perso. Vediamo ora cosa dirà la Corte dei Conti, che ancora deve pronunciarsi in merito. La decisione della procura intanto adesso dimostra che l’attività del laboratorio nella sostanza era legittima. Ci sono infatti esperienze analoghe, in particolare a Biella, che stanno partendo. Mi auguro quindi che da qui si possa ripartire e recuperare le competenze e le conoscenze di quell’anello di congiunzione importante tra formazione, lavoro e settore moda e non solo che il BuzziLab rappresentava” conclude Bugetti.

 

 

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