12 Maggio 2022

Discepoli dell’Annunciazione, due rinvii a giudizio per le presunte molestie ad un ragazzo

Dopo il proscioglimento di 10 posizioni, il secondo filone dell'inchiesta porterà ad un processo


Si terrà a partire dal prossimo 3 ottobre il processo a carico del fondatore dei Discepoli dell’Annunciazione don Giglio Gilioli e di Lucio Fossanova, esponente laico dell’associazione di fedeli soppressa dalla Santa Sede nel dicembre 2019. Ieri entrambi gli indagati, assistiti dagli avvocati Cristina Menichetti e Carlotta Taiti, sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di un ragazzo, oggi trentenne, che all’epoca dei fatti, tra il 2008 e il 2012, frequentava la comunità e che a distanza di anni ha denunciato di aver subito le molestie. In particolare, sia a don Giglio che a Fossanova vengono contestati due approcci sessuali indesiderati, il cui ricordo sarebbe riaffiorato nel ragazzo dopo essersi sottoposto ad un percorso psicoterapeutico con tecniche EMDR di desensibilizzazione e riprocessamento tramite movimenti oculari, una metodica che punta a facilitare il meccanismo di autoguarigione nel paziente, stimolando l’elaborazione delle informazioni nel suo cervello.

Il gip Marco Malerba, che ha sostituito il gip Pallini – trasferito ad altro ufficio – ha accolto la richiesta della Procura, che ha ritenuto attendibile il racconto del trentenne. Anche il fratello minore di quest’ultimo, dopo un simile percorso psicoterapeutico, aveva denunciato di aver subìto abusi, in età adolescienziale, all’interno dei Discepoli dell’Annunciazione. Per effetto delle sue accuse, dieci esponenti della comunità di fedeli, fra cui lo stesso don Giglio, erano stati indagati per violenza sessuale e poi prosciolti due anni dopo, su richiesta della stessa Procura, quando è emersa l’inattendibilità della presunta vittima.

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