28 Maggio 2022

Referendum, presentato “Lobby e Logge” di Palamara e Sallusti. Mazzetti: “Problemi giustizia sono problemi democrazia”

Ieri in centro a Prato l'iniziativa di Forza Italia a sostegno del sì al referendum sulla giustizia


Forza Italia Toscana si mobilita per il sì al referendum. Si è svolta ieri la doppia presentazione di “Lobby e Logge”, nuovo libro di Luca Palamara e Alessandro Sallusti, già autori del libro-inchiesta sul “Sistema”, a Prato e a Lucca. All’iniziativa dell’onorevole Erica Mazzetti di Forza Italia per il sì al referendum del 12 giugno, ha partecipato anche il senatore Massimo Mallegni.
“Luca continua a raccontare, mi hanno detto molto colleghi”, ha ricordato Luca Palamara, “cercando di documentare i fatti e ben sapendo di dover pagare un conto, che ho pagato ma la mia intenzione è quella di squarciare il velo d’ipocrisia che lega il mondo della magistratura alla politica”. “Non si diventa magistrato di grido a caso, ma insieme al sistema mediatico”, ha aggiunto. E poi, ricostruendo il recente passato: “Quando nel 2008 ha vinto Berlusconi, l’opposizione non faceva una vera e propria opposizione, c’era già la magistratura che la faceva e bastava accodarsi. Insomma, c’è l’idea da parte di una magistratura di fare politica”, ha ribadito l’ex magistrato.

Alessandro Sallusti ha sottolineato che chiunque si trovi a governare in Italia deve fare i conti con il cosiddetto “Sistema”: “Quattro governi della Repubblica sono caduti per mano giudiziaria”. “In qualunque altro paese, dopo il caso Palamara si sarebbe fermato il Parlamento”. E sempre su Palamara: “Fino al giorno prima andava bene, il giorno che si è staccato dal sistema è stato colpito”.
Sallusti ha sostenuto che certe correnti usino “la magistratura e l’informazione per regolare conti, consumare vendette, fare affari. Per cambiare di fatto il corso naturale e democratico delle cose”.
Sallusti ha ricordato anche il celebre scoop dell’avviso di garanzia a Berlusconi: “La fotocopia mi fu data il giorno che Berlusconi era a presiedere il suo primo G8. Non fu un vero scoop, ci fu servito. Il giorno stesso mi chiamarono avvisandomi che ci sarebbe stata una perquisizione. Due anni dopo lasciai il Corriere”.
“Qui c’è in gioco la democrazia”, ha rimarcato Sallusti. “Con il quorum il segnale politico sarebbe pazzesco. E se la politica non riesce a farlo, facciamolo noi! Non capita un’altra occasione di cambiare la giustizia: per questo dobbiamo andare a votare al referendum del 12 giugno”.
Per l’organizzatrice Erica Mazzetti sono stati “due eventi di successo, che abbiamo organizzato proprio quando il nostro Presidente Silvio Berlusconi, tornato protagonista della scena politica italiana ed europea, viene di nuovo colpito attraverso la giustizia. Abbiamo dato un contributo alla collettività di Prato e di Lucca a conoscere bene i problemi della giustizia che sono problemi della nostra democrazia spiegando perché dobbiamo andare a votare e votare sì il 12 giugno. Il referendum contiene delle proposte che da decenni fanno parte del nostro programma e che grazie al voto referendario possiamo trasformare in concretezza e tornare a un equilibrio di potere senza più una magistratura debordante, a danno della politica ma anche e soprattutto dei cittadini”.

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