8 Maggio 2022

Scoprire Prato attraverso i suoi monumenti, il progetto «arte in gioco» della Scuola Dalla Chiesa

Insieme alle maestre, le bambine e i bambini hanno ricostruito il castello dell'imperatore e la colonna spezzata del Pecci


La colonna spezzata del Pecci e il castello dell’imperatore. Un simbolo antico e uno contemporaneo che raccontano il passato e il presente della città, sono al centro del progetto che ha coinvolto le bambine e i bambini della scuola d’infanzia Carlo Alberto della Chiesa. L’iniziativa si chiama «Arte in gioco» ed è stata pensata dalle insegnanti per aiutare i loro piccoli alunni a scoprire il patrimonio naturale, artistico e culturale di Prato. Tutti insieme, bambini, bambine e maestre, hanno ricostruito secondo la loro fantasia le due opere che da alcune settimane fanno bella mostra di sé nell’ingresso dei due plessi, A e B, posti uno di fronte all’altro in via Viottolo di Mezzana.

«Nella scuola dell’Infanzia fare arte significa donare ai bambini e alle bambine molteplici opportunità di crescita individuale e sociale nel rispetto dei loro tempi e stili di apprendimento – spiegano le insegnanti della scuola Carlo Alberto Dalla Chiesa – il nostro intento è stato quello di incoraggiare e stimolare la creatività, la fantasia e la capacità di espressione di ogni bambino e di ogni bambina». Il progetto si inserisce all’interno di un percorso metodologico/didattico proposto dall’istituto comprensivo Iva Pacetti, intitolato «Pacetti Scuola Glocale…pronti, partenza, via con l’Educazione Civica!».

 

«Con la costruzione del castello dell’imperatore – proseguono le maestre – i bambini e le bambine si sono avventurati nel fantastico mondo dell’arte medievale del castello, dei cavalieri, dei re, delle regine, dei maghi, con l’opera “Exegi Monumentum Aere Perennius” di Anne e Patrick Poirier, affettuosamente rinominata Colonna spezzata, gli alunni si sono avventurati nel geometrico mondo dell’arte contemporanea divertendosi a combinare cerchi, quadrati e rettangoli».

 

Le insegnanti, partendo da alcune domande: come erano i re, la regina, i cavalieri? Come si vestivano, la colonna a cosa serve? serve per sorreggere il nostro corpo? hanno organizzato attività coinvolgenti sullo schema corporeo. I piccoli artisti hanno rappresentato sé stessi vicino al castello dell’imperatore o alla colonna spezzata, dove sono state anche realizzate le proprie sagome in movimento omaggiando l’artista contemporaneo Keith Haring. «Il castello dell’imperatore e la colonna spezzata, attraverso attività basate sull’impiego di materiali riciclati, sono diventati protagonisti di simpatiche e significative filastrocche aiutando i bambini e le bambine a comprendere come la vera ricchezza risieda nella varietà, quindi nella molteplicità di forme, colori, corpi, voci e pensieri», concludono le insegnanti.

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments