Tabellone rotto alle Toscanini, a cedere è stata la struttura metallica. La rabbia dei Dragons
L'assessore Vannucci aveva attribuito parte della responsabilità alla società per la mancata sostituzione del cristallo, ma il danno era più grave
Dopo la sconfitta a tavolino della Pallacanestro Dragons dai play off di C Gold per un tabellone rotto alle Toscanini, torna d’attualità il tema delle carenze dell’impiantistica sportiva cittadina, oggetto di un question time del consigliere di Centrodestra Claudiu Stanasel a cui ha risposto Luca Vannucci. Sul caso specifico ai nostri microfoni l’assessore allo sport, ieri pomeriggio, ha attribuito alla società di basket una parte di responsabilità per la mancata sostituzione del tabellone danneggiato, facendo capire che il Comune non era stato messo al corrente della necessità di attrezzature (trabattelli e meccanismi per sollevare il pesante cristallo) per sostituire a 4 metri di altezza il pannello danneggiato.
Nel video il servizio con le interviste a Stanasel e Vannucci
Pallacanestro Dragons però, sulla propria pagina Facebook, precisa alcuni particolari sulla rottura del tabellone, emersi stamani nel corso di un sopralluogo. Di seguito il post completo della società di basket.
“Inutile scendere in polemica su di chi è la colpa per un fatto che come già detto, farà ricordare questo recente 18 maggio 2022, fra le pagine più tristi della Pallacanestro 2000 Prato. Purtroppo non è solo un problema di impossibilità di tenere all’interno di una vecchia palestrina scolastica, tutta l’attrezzatura per cambiare il cristallo che fa parte del tabellone di un canestro, perché se anche ci fosse stata questa attrezzatura, come appurato stamani nel sopralluogo dei tecnici intervenuti per la sostituzione, la gara non si sarebbe potuta disputare ugualmente. La frantumazione del cristallo è dipesa dalla rottura della struttura metallica che sostiene appunto canestro e cristallo (VEDI FOTO). Anche se la società fosse riuscita a sostituire il cristallo, alla prima pallonata si sarebbe rotto anche quello nuovo.
Purtroppo questa struttura, unica palestra omologata per la disputa di gare di C Gold, è ormai datata più di 40 anni!!!
A questo punto chi di dovere deve decidere cosa vuole fare dello sport a Prato perché i dirigenti (volontari non dimentichiamocelo!) delle oltre 200 società cittadine, non si accontentano più della medaglietta e della pacca sulla spalla, VOGLIONO PARI DIGNITA’ con altre attività quali volontariato, cultura, ecc. perché pensano di meritarselo per l’impegno profuso e per la convinzione del valore sociale dello sport, soprattutto quello di base, nella sana crescita fisica e comportamentale dei giovani. E’ importante anche l’aiuto alle attività produttive e turistiche della città. E che dire del ristoro agli oltre 2000 giovani istruttori, che accontentandosi di un piccolissimo rimborso, danno comunque sollievo alle famiglie, sgravandole come si dice a Prato, “per i propri vizi”.
A questo punto l’Amministrazione deve decidere veramente quello che vuole investire in quello che io penso sia un patrimonio che poche altre città possiedono e che sarebbe vergognoso disperdere”.