28 Maggio 2022

Tari in aumento nei comuni pratesi, a Montemurlo +5% per le famiglie e +9% per le imprese

Gli incrementi dopo il Pef di Ato Toscana Centro. Il sindaco Calamai: «Mancano gli impianti di smaltimento». A Prato nei prossimi giorni l’ufficialità sulla tariffa

Aumenti in vista sul fronte Tari in tutti i comuni dell’area pratese. Ad aprire la strada ai rincari della tassa sui rifiuti è l’approvazione del Piano economico finanziario dell’Ato Toscana Centro, che ha previsto aumenti attorno all’8% anche nei comuni pratesi.

Il primo a comunicare l’incremento della tariffa è stato il Comune di Montemurlo, dove è previsto un aumento del 5% per le utenze domestiche e del 9% per quelle non domestiche (cioè attività e imprese). Una doccia fredda per i montemurlesi, per i quali la tariffa era ferma dal 2008. Gli aumenti derivanti dal Piano economico finanziario di Ato hanno suscitato le perplessità dell’amministrazione comunale, che si è astenuta al momento del voto in assemblea dei soci.

« Al momento del voto ci siamo astenuti perché abbiamo molte perplessità circa gli aumenti tariffari che ci sono stati imposti – ha spiegato l’assessore all’Ambiente Alberto Vignoli – . A parer nostro, infatti, non sono state completamente espresse le motivazioni che hanno portato a questo aumento di costi per il nostro Comune». A Montemurlo la raccolta differenziata nel 2021 ha raggiunto l’80%. «Agiremo con forza nei confronti della Regione, di Ato e del gestore Alia Servizi Ambientali, affinché si possa addivenire nel più breve tempo possibile alla realizzazione di impianti e di soluzioni tecnologiche che consentano di avere costi di smaltimento ridotti rispetto a quelli che oggi noi subiamo sulla base di gestori terzi – aggiunge il sindaco Simone Calamai – Il problema è che oggi mancano impianti di smaltimento e quindi siamo costretti a spostare e smaltire i rifiuti della nostra Area Ato in altre zona d’Italia». Per mitigare gli effetti degli aumenti tariffari, il Comune di Montemurlo ha messo in campo una serie di azioni rivolte a famiglie e imprese. Le attività produttive ad esempio potranno beneficiare di riduzioni tariffarie sulla base dei rifiuti smaltiti in modo differenziato. Sul fronte delle famiglie, invece, il Comune di Montemurlo pubblicherà a breve uno specifico bando, grazie ad uno stanziamento di 90mila euro, per attutire gli effetti degli aumenti Tari. Confermate anche le agevolazioni per chi conferisce al centro di raccolta i rifiuti non trattati dal porta a porta.

Anche il Comune di Prato nei prossimi giorni ufficializzerà la Tari di quest’anno. Ieri in commissione comunale congiunta 2 e 4 è stato audito il direttore generale di Ato Toscana Centro Dario Baldini, che ha spiegato come il Piano economico finanziario tenga conto dei costi del servizio. Per il Comune di Prato si stima una spesa nel 2022 di oltre 45 milioni e 100.000 euro. Un cifra inferiore allo scorso anno. Ma quest’anno a compensare le spese e a calmierare le tariffe nei comuni non ci saranno i fondi Covid stanziati dallo Stato lo scorso anno. 

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