27 Giugno 2022

I gruppi consiliari di minoranza presentano una mozione per l’istituzione del Garante per i diritti dei disabili

"Sono le famiglie e le associazioni a chiederlo: vogliamo che tutto il Consiglio comunale condivida questa mozione" ha dichiarato Claudio Belgiorno, consigliere FdI


I gruppi consiliari di minoranza presentano nuovamente una mozione per l’introduzione della figura del Garante per i diritti delle persone disabili, dopo la bocciatura in Consiglio comunale di una mozione analoga due mesi fa. Stavolta, sottolinea il consigliere di Fratelli d’Italia Claudio Belgiorno, sono state famiglie e associazioni a chiedere l’introduzione di questa figura nel Comune di Prato. “Questa volta vogliamo arrivare fino in fondo, vogliamo che sia condiviso da tutto il Consiglio comunale – ha detto Belgiorno – questa mozione è stata firmata dall’intera opposizione, quindi è un segnale veramente importante, che deve far capire a tutti che questa figura è fondamentale in città. Lo richiedono le famiglie, lo richiedono le associazioni, e quindi, nel rispetto di tutti loro, noi dobbiamo assolutamente nominare la figura del Garante anche nel comune di Prato”.

A presentare la mozione è l’intera minoranza, composta dai gruppi consiliari di Fratelli d’Italia, Centrodestra, Lega – Salvini Premier, Movimento 5 Stelle e dal consigliere indipendente Patrizia Ovattoni. Claudio Belgiorno ha altresì dichiarato che, se una mozione analoga verrà presentata dalla maggioranza entro questa settimana, quella dei gruppi consiliari di minoranza verrà ritirata.

La figura del Garante per i diritti delle persone disabili è già presente in molti comuni toscani, tra cui Pisa, Livorno, Lucca e Arezzo. Alessandro D’Anteo, Coordinatore regionale del dipartimento equità sociale e disabilità di FdI, spiega così la figura del Garante: “È una figura apolitica e apartitica da statuto. Dev’essere una figura terza che da un lato accoglie le istanze dei cittadini con diversa abilità su eventuali mancanze o problemi che possono sorgere nella vita quotidiana, ma dall’altro, e questa è forse una cosa che rimane più nascosta, è anche a disposizione delle amministrazioni comunali laddove ci sia, ad esempio, un dubbio procedurale sull’abbattimento di una barriera, ma anche sull’inserimento scolastico di una persona diversamente abile”.

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