25 Giugno 2022

Incontro con il direttore di “Avvenire” Marco Tarquinio: “Guerra più guerra non fa pace”

“Non ci dobbiamo abituare al tran tran di morte e di sangue in Ucraina" ha detto Tarquinio, intervistato dal direttore di TV Prato Gianni Rossi


E’ stata una riflessione a tutto tondo sull’informazione in tempo di guerra, tra propaganda, fake news ed il rischio del pensiero unico, quella del direttore di “Avvenire” Marco Tarquino, intervistato dal direttore di TV Prato Gianni Rossi in occasione del primo incontro pubblico organizzato dalla nuova associazione culturale “Punto d’incontro”. L’appuntamento, trasmesso in diretta sulla pagina Facebook di TV Prato, si è tenuto alla Villa del Palco alla presenza di un folto pubblico, tra cui molti esponenti della politica e dell’associazionismo cittadino (l’intervista a Marco Tarquinio sarà trasmessa oggi, sabato 25 giugno, alle ore 21 su Tv Prato, canale 75 del digitale terrestre).
La posizione del quotidiano di ispirazione cattolica sul conflitto in atto in Ucraina è nota, una posizione fuori dal coro e per questo spesso osteggiata, che Tarquinio ha ribadito: “Se un Paese è aggredito quella è la mia terra e dunque mi sento ucraino, ma non esistono guerre non barbariche o “pulite” come qualcuno vuol farci credere” ha detto in sostanza Tarquino.

Uno dei rischi più grossi, secondo Tarquinio, è l’effetto assuefazione. “Non ci si può abituare alla guerra e al tran tran di morte e sangue, resistiamo alla tentazione di distogliere lo sguardo da quello che sta accadendo in Ucraina”.

Tarquinio si è detto critico sull’utilizzo delle sanzioni da parte dell’Europa per contrastare la Russia di Putin. “Le sanzioni non hanno mai rovesciato nessun regime” ha ricordato il direttore di Avvenire, che ha auspicato un ruolo diplomatico incisivo dell’Unione Europea.

FOTO DI ALESSANDRO FIORETTI

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