25 Giugno 2022

Movida, in via Santa Trinita sono i commercianti a chiedere al Comune la stretta sui tavolini all’aperto

Anche il Consorzio Santa Trinita invoca un "ritorno alla normalità". Consorzio che, dopo un cambio di statuto, dice addio al format dell'Estate in Sant'Orsola


L’ultimo spiacevole episodio di cronaca in via Santa Trinita – quattro amici intervenuti in difesa di una ragazza e pestati a sangue dal fidanzato di lei – ha fatto cambiare opinione ad alcuni esercenti di locali pubblici in merito ai tavolini all’aperto: veri e propria salvavita nelle due estati-Covid, adesso che tutto (o quasi) è tornato alla normalità, creano assembramenti serali che diventano difficili da regolare e che, con l’inizio dell’estate, rischiano di creare una movida fuori controllo. Sono gli stessi commercianti che tengono aperti i locali la sera a caldeggiare una stretta dell’amministrazione sui tavolini all’aperto.

Ascolta le interviste a un esercente di un locale pubblico e a Renato Nuti, presidente del Consorzio Santa Trinita

 

 

Secondo Ascanio Marradi di Confesercenti Prato, togliere i tavolini non è la soluzione per controllare meglio la movida:

 

 

Il Consorzio Santa Trinita, peraltro, sta cambiando pelle: rimarrà il nome, ma lo statuto cambia, e con esso l’attività nel quartiere, che diminuisce a favore – spiegano – di collaborazioni con altre associazioni del centro. In questo nuovo corso, non troverà più spazio il format dell’Estate in Sant’Orsola, come spiega il presidente del Consorzio Renato Nuti:

 

 

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