7 Giugno 2022

Percorso casa-scuola, 6 istituti superiori redigono un manifesto della mobilità sostenibile

Il 65% degli studenti delle superiori abitano a soli 15 minuti dalla scuola che frequentano


Basta al massimo un quarto d’ora per andare a scuola a piedi o in bici senza lo stress del traffico delle ore di punta. È questo uno dei risultati emersi dallo studio condotto da Simurg nelle scuole superiori pratesi nell’ambito del progetto del Comune “Demos”, Didattica Inclusiva e Mobilità Sostenibile, che ha coinvolto oltre 200 studenti di Buzzi, Livi, Collegio Cicognini, Conservatorio San Niccolò, Cicognini-Rodari, Da Vinci, Dagomari.
Il progetto aveva l’obiettivo di analizzare le diverse modalità utilizzate per recarsi a scuola sul territorio cittadino e per riflettere sui relativi impatti di natura ambientale, economica e sociale che gli stessi spostamenti producono. Sono stati quindi effettuati questionari e sono state analizzate anche graficamente le residenze dell’utenza scolastica rispetto ai plessi scolastici da raggiungere. I risultati che emergono dai dati mostrano in modo significativo come una quota importante di studenti, stimabile intorno al 65%, abiti ad una distanza spesso inferiore ai 10-15 minuti, da percorrere a piedi o in bicicletta, dalla scuola che frequentano.
In parallelo ai laboratori partecipativi, alcuni insegnanti sono stati coinvolti in un percorso formativo volto ad approfondire le competenze della figura del mobility manager scolastico.
Tra i numerosi spunti fatti emergere dai ragazzi, i più significativi sono stati raccolti in un vero e proprio Manifesto della mobilità sostenibile casa-scuola che non solo formula le 3 regole per andare a scuola in modo sostenibile – ovvero “Entro 1km vai a piedi!”; “Entro 3km usa la bici!”; “Più lontano, usa l’autobus o il treno!” – ma chiarisce le ragioni per cui è importante occuparsi del tema della sostenibilità anche offrendo dei suggerimenti e dei consigli.

“L’obiettivo fondamentale che ci si è proposti prima di elaborare il Manifesto era quello di osservare i dati oggettivi nel campo della mobilità scolastica – ha commentato l’assessora alla Mobilità Flora Leoni – Il fatto che dai dati elaborati emerga che oltre il 60% degli studenti abiti in un raggio compreso tra i 500 metri e i 5 chilometri dalla scuola che frequentano ci offre un concreto punto di partenza: è possibile maturare una vocazione ambientale”. L’assessora Leoni ha poi aggiunto, rivolgendosi agli alunni delle scuole: “Avete configurato dei principi condivisibili e a voi sta rappresentare la spinta verso il cambiamento, così da adottare azioni sempre più rivolte ad una mobilità sostenibile. È il momento di passare dai principi statuiti ai fatti”.

“L’auspicio ovviamente è che i suggerimenti, le proposte e le indicazioni arrivate dai ragazzi e rivolte in particolare ai loro coetanei non rimangano sulla carta, ma diventino spunto per l’attivazione di nuove pratiche di mobilità tra i giovani – ha aggiunto Elena Canna di Simurg Ricerche – Tra gli obiettivi che ci proponiamo per il futuro c’è la creazione di una rete tra i Mobility Manager Scolastici per condividere strategie, azioni, modalità comunicative e co-progettare eventi ed attività di aggiornamento, ma anche la formazione di nuovi Moblity Manager delle scuole e lo stimolo all’adozione di Piani degli Spostamenti Casa Scuola degli istituti che ancora non lo hanno”.