2 Giugno 2022

Referendum giustizia: le ragioni del Sì e del No al secondo quesito

Il secondo quesito riguarda la limitazione delle misure cautelari


Il 12 giugno i cittadini sono chiamati alle urne per il referendum sulla giustizia, un pacchetto di cinque quesiti che vanno dalla legge Severino alle misure cautelari, e ancora, funzioni dei magistrati, candidature al Csm e consigli giudiziari. Per quanto riguarda il secondo quesito, si chiede ai cittadini di abrogare la “reiterazione del reato” dai motivi per i quali i giudici possono disporre la custodia cautelare in carcere o i domiciliari per una persona durante le indagini, e quindi prima del processo.

 

 

Con l’eventuale abrogazione, la custodia cautelare rimarrebbe per coloro nei confronti dei quali sussiste il concreto e attuale pericolo che commettano gravi delitti con uso di armi o di altri mezzi di violenza personale o diretti contro l’ordine costituzionale ovvero delitti di criminalità organizzata. Ascoltiamo le ragioni del Sì e del No, nelle interviste al senatore della Lega Guglielmo Picchi (Sì) e alla senatrice del Movimento Cinque Stelle Grazia D’Angelo (No):

 

 

I quesiti sono abrogativi: ovvero chi sceglie “sì” decide di abrogare la normativa vigente, sostenendo le modifiche proposte; chi vota “no” sceglie di mantenere l’attuale normativa. L’esito sarà valido se si recherà alle urne il 50% degli aventi diritto al voto.

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