Wastex, gli scarti tessili diventano accessori moda e asfalto
Cinque aziende pratesi creano una rete: i rifiuti non riciclabili sottratti all'inceneritore e trasformati in oggetti e materiali di uso comune
Trasformare gli scarti tessili non riciclabili (fra cui i famigerati “sacchi neri” abbandonati ovunque, a Prato e dintorni) in nuovo materiale con il quale fabbricare i più vari prodotti, prevenendo l’incenerimento. È l’obiettivo di Wastex, rete di imprese attiva da alcuni anni nel distretto pratese, ora impegnata a compiere il salto verso la produzione a pieno regime, con la costruzione di un impianto di lavorazione facendo ricorso ai fondi del Pnrr. A comporre la rete di Wastex sono cinque aziende pratesi appartenenti a diversi settori: il lanificio Fortex, Cormatex, produttrice di macchinari industriali, Sgr prodotti chimici, Endiasfalti e Co.Edil, impresa edile che per Wastex partecipa al bando del Pnrr.
DALLA MODA ALL’ASFALTO “Gli scarti tessili non riciclabili sono un onere e un costo per le aziende. Con Wastex divantano una risorsa per realizzare accessori per moda e abbigliamento attualmente in plastica, pannelli laminati per arredamento, pareti fonoassorbenti per autostrade, materiale per packaging, vasetteria per l’agricoltura”, spiega Roberto Rosati di Fortex. L’impiego più sorprendente è la trasformazione in asfalto. “Abbiamo iniziato con le piste ciclabili, i playground per lo sport, i percorsi pedonali”. Asfaltex, prodotto da scarti tessili lavorati da Wastex, coprirà un tratto della futura ciclovia Firenze-Prato: la gara è stata aggiudicata nei mesi scorsi.
MASSIMA SICUREZZA “La copertura di strade con scarti tessili abbinati a conglomerati è sicura anche col traffico pesante. Asfaltex ha superato tutti gli stress test effettuati a Montemurlo” aggiunge Luca Pecchioli, socio di Wastex, che si occupa di conglomerati bituminosi. Pecchioli auspica “che nei bandi pubblici siano premiate le offerte tecnicamente più vantaggiose per sostenibilità e rispetto ambientale”.
SERATA AL ROTARY Il Rotary club Prato ha dedicato una serata all’anteprima della rivoluzione di Wastex nello smaltimento dei rifiuti tessili. Oltre agli imprenditori, presenti il sindaco di Prato Matteo Biffoni, la consigliera regionale Ilaria Bugetti e Nicola Ciolini presidente di Alia.
EMISSIONI ZERO Luca Querci di Cormatex, produttrice delle tecnologie Wastex spiega che l’intera lavorazione è avviene senza emissione di Co2 e di scarichi liquidi, come previsto nel piano rifiuti della Regione Toscana.
Nella foto da sinistra l’imprenditore Luca Querci, il presidente del Rotary Club Prato Piero Ceccatelli e il sindaco Matteo Biffoni
RE-LEATHER E LA PELLETTERIA Non solo tessile. Wastex ha una “sorella”, si chiama Re-Leather e opera con il distretto di Scandicci, che accoglie sedi e indotto delle maggiori griffe della pelletteria. Querci spiega che con la riduzione in polvere degli scarti di pelle si confezionano accessori “sostenibili”, del tutto simili al modello originale, a costi concorrenziali”. A Re-Leather oltre a Fortex, Sgr e Cormatex partecipano le aziende Bigagli, Michele Guidi e Idee Partners. L’ampliamento alla pelletteria è il primo passo per l’esportazione del modello Wastex ai vari distretti, adeguando le tecnologie alle tipologie di scarti non riciclabili.
NUOVO STABILIMENTO COL PNRR Sia Wastex che Re-Leather operano nello stabilimento pilota di Montemurlo. “Vogliamo andare a regime entro un paio di anni, con l’impianto definitivo da 9 milioni, che costruiremo a Montemurlo su 3000 mq. Partecipiamo al bando del Pnrr per il 45%, la parte restante è finanziata dalle imprese” spiega Daria Orlandi, presidente di Co.Edil. Che indica il tassello mancante per Wastex: “L’autorizzazione a trattare rifiuti speciali, richiesta alla Regione Toscana. Ci auguriamo sia rilasciata al più presto”.
LE REAZIONI Il sindaco di Prato Matteo Biffoni, ha escluso la concorrenza con l’Hub tessile previsto al Macrolotto 2. “Sarà un’aggiunta preziosa in un territorio per vocazione antica portato al recupero degli scarti tessili”. Per Nicola Ciolini, presidente di Alia impianti come Wastex arricchiscono le soluzioni per la fase di smaltimento, evitando la via estrema dell’incenerimento. Ilaria Bugetti, consigliera regionale, ha promesso impegno per il rilascio delle autorizzazioni al trattamento dei rifiuti speciale ed ha salutato il progetto Wastex “Che nasce non a tavolino, ma sul campo, “da aziende ogni giorno alle prese con i costi e gli oneri dello smaltimento di scarti considerati non riciclabili”.
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