13 Luglio 2022

Attacco no vax alle pagine social di Francesco Puggelli: “Segnaleremo alla polizia postale”

200 commenti al post del presidente della Provincia che aveva espresso solidarietà agli infermieri già finiti nel mirino dei no vax


Sotto attacco no vax le pagine social del presidente Puggelli. In pochi minuti sono apparsi oltre 200 commenti no vax sotto al post che il presidente della Provincia di Prato e sindaco di Poggio a Caiano Francesco Puggelli ieri, martedì 12 luglio, ha pubblicato sulla propria pagina Facebook per esprimere solidarietà all’Ordine degli Infermieri di Prato, la cui sede è stata vandalizzata con scritte no vax nei giorni scorsi.

“Segnaleremo i commenti alla polizia postale – ha commentato Puggelli che ha provveduto a bloccare le interazioni sotto al post preso di mira – perché non ho intenzione di sottostare alle minacce di qualche leone da tastiera convinto che il dibattito pubblico lo vinca chi grida più forte”.
“L’attacco no vax sotto al mio messaggio di solidarietà al presidente della sede dell’ordine degli infermieri – ha aggiunto – è solo l’ultimo di una serie di atti vergognosi e assolutamente da condannare. Troppo spesso le sedi dei nostri presidi medici e vaccinali sono vandalizzate con messaggi privi di fondamento e che poco hanno a che fare con la libertà di scelta. Il movimento no vax oggi non deve essere preso sotto gamba, questa rabbia e questa violenza contro la scienza, la medicina, contro medici e infermieri, esplosa in questo ultimo anno di pandemia, deve essere arginata prima che dilaghi tra le giovani generazioni e tra i ragazzi, a volte più facilmente condizionabili dai social network e dai nuovi mezzi di comunicazione”.

“Saró probabilmente di parte – aggiunge il presidente e sindaco che è medico di professione – ma fermare queste voci violente, arroganti e false è un dovere di tutti. Come? Denunciando alla polizia postale gli attacchi quando avvengono, senza ovvero liquidarli come “cose da social”. Le violenze verbali e non solo che si stanno registrando negli ultimi tempi ai danni degli operatori sanitari, sui social ma anche di persona, nei pronto soccorso e negli ospedali di tutta Italia sono un problema che riguarda ogni cittadino”.

“Se i profili che hanno scritto sulla mia pagina sono reali – ha concluso Puggelli – li invito uno per uno a venire a trovarmi in Comune per discutere e confrontarci sul tema della campagna vaccinale, la mia porta è sempre aperta e non mi tiro indietro da un sano dibattito. Sono convinto però che nessuno si farà vivo. Nel frattempo rinnovo la mia vicinanza a tutti i medici, infermieri e operatori sanitari, che in questi anni hanno speso la loro vita per noi, e che oggi si ritrovano al centro di una polemica violenta e insensata che non dovrebbe coinvolgerli”.

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