21 Luglio 2022

Dimissioni Draghi, Spada risponde a Biffoni: “Il sindaco teme le elezioni e usa toni apocalittici”

Il primo cittadino aveva denunciato le gravi difficoltà derivanti dall'attuale instabilità politica nazionale


Il capogruppo della Lega in consiglio comunale Daniele Spada risponde al sindaco Matteo Biffoni, che stamani, dopo la caduta del governo Draghi per effetto della mancata fiducia di Movimento 5 Stelle e centrodestra, aveva denunciato le serie difficoltà arrecate dalla crisi politica a famiglie, imprese e territori, in una fase piena di incognite sul fronte economico, sociale e sul piano internazionale.
Biffoni aveva parlato di “scellerato tornaconto elettorale” che ha messo il Paese in una “situazione di debolezza”. Altrettanto netti i toni usati per la replica da Daniele Spada: “Biffoni faccia quello che sa fare. Continui pure a esasperare i toni delle piazze virtuali e compili esagerati elenchi di sciagure che aspettano il popolo per la caduta del governo, dimenticando semmai le cavallette e la pioggia di meteoriti, dalle quali, potrà pur sempre trovar riparo sotto uno dei container che ha disseminato qua e là lungo le asciutte sponde del Bisenzio”. Spada si dice sgomento per le dichiarazioni del sindaco, definite “apocalittiche”.

“Un sindaco dovrebbe fare ben altro – scrive Spada – almeno nei momenti difficili: interrogarsi sul proprio senso delle istituzioni e, esercitando liberamente la sua intelligenza, evitare di impaurire senza motivo i suoi, già provati, anche a causa della cattiva amministrazione, concittadini. La realtà – continua il capogruppo del Carroccio – è che i primi ad avere paura sono Biffoni e la sinistra che temono le elezioni, vale a dire l’espressione più alta della sovranità popolare. Lo capiamo. Pd e consociate in questi anni hanno voluto pensare alla grande finanza, ai diktat della burocrazia e dei meccanismi europei, senza ammettere, mentendo a se stessi e a tutti, che i bisogni dei cittadini sono altri, come la casa e le bollette sulle quali insistono imposte e burocrazia, i servizi, una normale ed efficiente sanità, le strade, la tranquillità del vivere insieme.Noi della Lega e di tutto il centrodestra siamo pronti. Non teniamo il voto perché siamo pronti a portare avanti il Paese, a pensare alle sue grandi necessità come a quelle, anche piccole, di ogni suo cittadino. Lo faremo senza la pretesa di riuscire risolvere tutto ma con un impegno quotidiano che non è fondato sulle paure travestite da responsabilità, con le quali la sinistra è rimasta al governo per anni e anni pur perdendo immancabilmente le elezioni”.

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