21 Luglio 2022

Elettricista morto sul lavoro, 5 indagati. Domani due ore di sciopero nelle aziende metalmeccaniche pratesi

Gli avvisi di garanzia permetteranno agli indagati di nominare i propri periti all'autopsia che si terrà sabato


Sono 5 gli indagati per la morte di Gianni Gesualdi, l’elettricista montemurlese di 49 anni vittima dell’incidente avvenuto martedi mattina, mentre lavorava all’interno del ristorante Tortellove di via Tinaia, in centro a Prato. La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e ha notificato in queste ore 5 avvisi di garanzia ad altrettante persone. Un atto dovuto che consentirà agli indagati di poter nominare i propri periti affinchè partecipino all’esame autoptico, che sarà effettuato sabato prossimo all’ospedale di Pistoia.
Sul caso indagano i tecnici del dipartimento di prevenzione della Asl di Prato, che hanno raccolto testimonianze sull’accaduto e compiuto accertamenti sullo stato dei luoghi e sull’impianto elettrico del locale. Un infortunio raro, quello occorso a Gesualdi, un elettricista esperto che stava operando assieme ad un collega e che sarebbe stato folgorato da una scarica elettrica.
Quel che appare certo è che Gesualdi stesse compiendo delle operazioni, senza che fosse stata precedentemente staccata la corrente. Una pratica che per certi tipi di lavori è consentita, salvo che vengano adottati alcuni accorgimenti. Altro aspetto da chiarire è la mancata entrata in funzione del salvavita che rappresenta un presidio fondamentale di sicurezza in casi di anomalie e dispersioni di corrente.
Gli accertamenti, in incidenti come questi, riguardano vari aspetti: verifiche sull’impianto elettrico, funzionamento dei dispositivi salvavita, dispositivi di sicurezza e tecniche adottate durante i lavori, compreso l’abbigliamento idoneo. Secondo quanto appreso, la vittima al momento dell’incidente non indossava i guanti.
Intanto, domani nelle aziende metalmeccaniche pratesi si terrà uno sciopero di 2 ore indetto dai sindacati Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil per il decesso di Gianni Gesualdi.
“Ancora un infortunio mortale a Prato, è inaccettabile continuare a morire mentre si svolge il proprio lavoro – scrivono i sindacati -. Di appelli a istituzioni, imprese, enti preposti al controllo ne sono stati fatti tanti e molti protocolli sono stati sottoscritti, ma gli infortuni sono ancora tanti, troppi”. Lo sciopero, proclamato per le ultime 2 ore del turno di lavoro di domani, è stato indetto “per chiedere tutti, in particolare alle imprese, di fare la propria parte, per dire basta a questa strage infinita”.

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