7 Luglio 2022

Tribunale, è sempre più allarme per gli organici: “Uffici vuoti e carichi di lavoro insostenibili”. Mobilitazione bipartisan della politica

Consiglio comunale straordinario sul palazzo di giustizia: tre ipotesi per superare lo stallo nelle assunzioni


I numeri degli organici presenti negli uffici giudiziari del tribunale di Prato sono quelli di una struttura sottodimensionata, inadeguata a gestire la mole di lavoro di un distretto produttivo fra i più importanti in Europa e con interessi e attività criminali paragonabili a una metropoli, che nulla hanno a che fare con una città di provincia. Eppure da oltre un decennio il palazzo di giustizia di Prato ha sempre gli stessi problemi. Come denunciato dalla Cgil, attualmente la scopertura d’organico è salita al 30%, i carichi di lavoro sono ingestibili e la pianta organica è sottodimensionata rispetto agli altri tribunali toscani. Prato ad esempio, senza carenze d’organico, dovrebbe avere 26 magistrati e 71 unità negli uffici. Livorno invece ha 25 magistrati e 91 amministrativi. E’ evidente che i numeri non tornino. Prato sulla carta, con un simile numero di magistrati dovrebbe avere 95 amministrativi.

Come detto, le carenze sono strutturali e in peggioramento. Da settembre 2022 a seguito dei trasferimenti per interpello ci sarà una scopertura negli uffici del 43%, dal giudice di pace sarà del 60% e lo stesso problema ce l’hanno anche gli uffici dell’Unep. Questi numeri sono stati al centro del consiglio comunale straordinario sul tribunale, al quale non hanno preso parte né il ministro, né i sottosegretari. Tanto che il deputato di Italia al Centro, Giorgio Silli, ha annunciato di ritirare la fiducia incondizionata al governo.

A ripercorrere un decennio di battaglie è stato anche il sindaco Biffoni, che ha ricordato come la situazione di manutenzione del tribunale sia paradossalmente peggiorata dopo che c’è stato il passaggio di competenze gestionali al ministero. “Col governo e con il ministero le abbiamo provate tutte – dice -. Dei dodici cancellieri inviati dal sottosegretario Lotti nel 2016 ne è rimasto solo uno in organico. La battaglia è complicata, ma noi non ci arrenderemo”.

Intanto dalla deputata di Forza Italia, Erica Mazzetti arriva l’annuncio dell’invito per settembre a Prato del sottosegretario Sisto, perché “possa personalmente rendersi conto della gravità della situazione e individuare possibili rimedi” conclude Mazzetti. Infine le soluzioni proposte dal consiglio comunale. Andare avanti con la diffida al ministero, chiedere di nuovo lo stato di tribunale disagiato e infine cambiare la legge: il personale andrà calibrato sui fascicoli aperti e non più sulla popolazione residente.

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