2 Agosto 2022

Aggressioni e rapine, la comunità cinese chiede più tutela

Domani in programma un incontro con il Comune. Richiesta una manifestazione di piazza per venerdì


Sarebbero stati gli ultimi episodi di aggressioni e rapine subite a spingere una parte della comunità cinese a muoversi per chiedere maggior tutela da parte delle forze dell’ordine nel Macrolotto 0 e Uno. Una spinta che si è concretizzata nella richiesta alla questura di poter organizzare una manifestazione venerdì in piazza Duomo e nel desiderio di poter avere un presidio fisso di polizia al Macrolotto 0. Domani intanto presso la sede dell’assessorato all’immigrazione l’assessore competente Simone Mangani, insieme all’assessore alla sicurezza Flora Leoni, hanno in programma un appuntamento con una ventina di rappresentanti delle varie associazioni cinesi cittadine per discutere della questione e provare ad affrontare il problema. Saranno presenti anche esponenti del consolato cinese e i consiglieri comunali Wong e Lin.
Già in passato la comunità cinese aveva manifestato in piazza per chiedere maggior tutela per fronteggiare gli episodi di aggressioni e rapine.
Sulla questione è intervenuto il responsabile regionale del dipartimento sicurezza e immigrazione di Forza Italia Aldo Milone:
“Mi sembra una richiesta alquanto discriminatoria, perché anche i pratesi sono oggetto di furti e scippi. L’impiego di più forze dell’ordine richiede da parte dello Stato la disponibilità a stanziare maggiore risorse finanziarie che vengono prelevate soprattutto dal pagamento delle tasse da parte dei cittadini. Pertanto condivido anche la loro preoccupazione però i richiedenti devono farsi promotori verso i loro connazionali di un’iniziativa che li spinga a pagare le tasse e non a evaderle”.

“L’istituzione di un posto di polizia in zona Chinatown deve servire anche per controllare la grave illegalità che regna sovrana tra le attività del cosiddetto distretto parallelo – ha aggiunto la consigliera comunale Patrizia Ovattoni – Nel Macrolotto 0, oltre al posto di polizia, ci vorrebbero dei controlli sul territorio in modo continuativo volti al contrasto degli illeciti a partire dal semplice furto sino alle gravi illegalità che si consumano stabilmente all’interno del sistema produttivo orientale.
A mio avviso – conclude Ovattoni – prima di chiedere un diritto, quale quello alla sicurezza, bisognerebbe rispettare le regole e dare l’esempio”.

“Prima che venisse tolto un presidio interforze c’era già al Macrolotto 0, in via Puccini, ottenuto grazie al nostro comitato – ha aggiunto il presidente del comitato via Pistoiese Macrolotto 0 Bruno Gualtieri – anche noi abbiamo chiesto che venissero installate le telecamere di sorveglianza, ma non le abbiamo mai viste.
Scippi e rapine qui non le subiscono solo i cinesi, ma anche gli italiani. I cinesi fanno bene a chiedere legalità, ma poi devono ricordarsi di rispettare le regole anche quando si parla di conferimento della nettezza urbana, case dormitorio o lavoro a nero”.

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