9 Agosto 2022

Multiutility, l’Osservatorio Ambientale di Prato chiede un referendum consultivo

"Le amministrazioni comunali si confrontino pubblicamente con la cittadinanza, prima di metterla di fronte al fatto compiuto, anche mediante l'istituto del referendum consultivo previsto dal regolamento comunale"


Chiedono un “referendum civico” sulla Multiutility toscana dei servizi i cittadini e le associazioni riunite nell’Osservatorio Ambientale di Prato. “In Toscana i Comuni di Firenze, Prato e Empoli si sono già accordati per collocare in Borsa i servizi pubblici, anche quelli prestati in regime di monopolio naturale, tradendo la volontà popolare espressa nel referendum del 2011 sulla ripubblicizzazione del servizio idrico” – dice in un comunicato l’Osservatorio, che continua: “Facendo riferimento al Testo Unico n. 175/2016 in materia di società a partecipazione pubblica, gli enti locali sottopongono lo schema di atto deliberativo a forme di consultazione pubblica. Questa disposizione di legge non sembra sia stata presa in considerazione, anzi c’è stata la volontà di tenere nascosto il più possibile questo argomento, presentandolo ora ai media come una decisione già presa e irreversibile. I cittadini hanno già ampiamente sperimentato la gestione dei servizi pubblici affidata a società di capitali, controllate da varie Amministrazioni Comunali, e quindi sono consapevoli che la gestione privatistica di queste società mira al raggiungimento del maggior risultato economico con la massimizzazione dei profitti e non al miglioramento del servizio a costi”.
L’Osservatorio si dice “allarmato” dalla collocazione in Borsa dei servizi pubblici e auspicano che le amministrazioni comunali interessate dal processo di costituzione della Multitutility “si confrontino pubblicamente con la cittadinanza, prima di metterla di fronte al fatto compiuti, anche mediante l’istituto del referendum consultivo previsto dal regolamento comunale”.

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