13 Agosto 2022

Solennità dell’Assunta, nel pomeriggio la tradizionale Ostensione del Sacro Cingolo

Secondo la tradizione il comune di Prato prenderà parte alla solennità di Santa Maria Assunta in cielo: il gonfalone comunale e il sindaco Matteo Biffoni saranno presenti all'ostensione del sacro cingolo di Maria nella cattedrale di Santo Stefano, la terza di quest'anno


È la festa mariana per eccellenza, tanto che per secoli – e ancora oggi – la solennità dell’Assunzione della Madonna, che si celebra il 15 agosto, a Prato viene chiamata semplicemente «Santa Maria». In diocesi è festa a Montepiano, a Migliana e nell’oratorio della Misericordia, ma tanti saranno anche i pratesi che si recheranno al santuario di Boccadirio, a Baragazza. La celebrazione più importante è ovviamente nella basilica cattedrale con l’ostensione del Sacro Cingolo mariano, una delle cinque «mostre» canoniche che avvengono durante l’anno. Gli orari delle messe dell’Assunta, lunedì 15 agosto, sono quelli festivi; nel pomeriggio alle 17 viene recitato il rosario; alle 17,30 canto solenne dei vespri; alle 18 l’ostensione dalla loggia interna e dal Pulpito di Donatello; alle 19 segue la celebrazione della messa. I riti sono presieduti dal vescovo Giovanni Nerbini. Domenica 14 agosto, alle 19, si celebra la messa prefestiva dell’Assunzione. Secondo la tradizione il comune di Prato prenderà parte alla solennità di Santa Maria Assunta in cielo: il gonfalone comunale e il sindaco Matteo Biffoni saranno presenti all’ostensione del sacro cingolo di Maria nella cattedrale di Santo Stefano, la terza di quest’anno. Tra il Sacro Cingolo e l’Assunzione di Maria esiste un legame particolare: venerata come «icona» dell’incarnazione e della verginità di Maria, la reliquia fu donata (così tramanda la tradizione orientale) a San Tommaso dalla Madonna stessa, proprio mentre saliva al cielo. Secondo lo scritto apocrifo dello Pseudo-Giuseppe d’Arimatea, era il ricordo che l’Assunta donò all’unico apostolo che mancava al momento della sua glorificazione. E proprio la reliquia pratese ha lasciato un’impronta inconfondibile nella storia dell’arte: per tre secoli, dal Trecento fino al Rinascimento più maturo, l’iconografia dell’Assunzione di Maria ha sempre previsto il dono della Cintura a San Tommaso.

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