19 Settembre 2022

Superbonus, richiesto un video per dimostrare l’esecuzione dei lavori. Gli architetti non ci stanno: “Deloitte ci ripensi”

Lo sconcerto dell'Ordine pratese per l'ulteriore adempimento introdotto dalla piattaforma che gestisce la cessione del credito per Intesa San Paolo


L’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, della Provincia di Prato esprime il proprio sconcerto in merito alla richiesta avanzata negli ultimi giorni dalla piattaforma Deloitte di produrre dei video a dimostrazione della veridicità delle dichiarazioni redatte dai professionisti per provare di aver eseguito almeno il 30 % dei lavori del Superbonus ai fini della cessione del credito.
Lo sconcerto deriva dal fatto che una piattaforma come Deloitte, che gestisce la cessione del credito per uno dei maggiori operatori finanziari come IntesaSanPaolo, richiede ulteriore documentazione e adempimenti ai professionisti a soli 14 giorni dalla scadenza del 30 settembre.
“Tale richiesta – afferma la Presidente dell’Ordine degli Architetti Lulghennet Teklè – risulta da un lato intempestiva e vessatoria, andando a scontrarsi con la programmazione dell’attività lavorativa impostata a tal fine dai professionisti, dall’altro rappresenta un appesantimento di adempimenti non obbligatorio e non richiesto dalla normativa”.
“Comprendiamo la necessità da parte degli operatori finanziari di tutelarsi contro eventuali (ahinoi inevitabili) truffe – continua la nota del consiglio degli architetti pratesi – ma a tal fine è assurdo che dopo aver richiesto di produrre l’asseverazione di noi tecnici, averci fatto sottoscrivere una specifica polizza a copertura della quota del SAL verificata anche da Enea, dopo aver introdotto l’obbligo dell’invio di una pec ai committenti e all’impresa contenente dichiarazioni e tutta la documentazione probatoria possibile (foto, sal, dichiarazioni del professionista, libretto delle misure) vengano richiesti ulteriori dimostrazioni di veridicità delle nostre dichiarazioni”.

Secondo gli architetti, la richiesta di produrre video a prova dell’esecuzione dei lavori “è sintomo di una profonda mancanza di rispetto nei confronti delle nostre categorie professionali che stanno impiegando da tempo tutte le proprie energie e competenze a servizio della collettività, andando a fornire un servizio pubblico nello spirito della sussidiarietà come ci viene richiesta dalla pubblica amministrazione”.

“Le regole non si cambiano in corsa, e non si impongono last minute 10 giorni prima delle scadenze. Le nostre asseverazioni già ci espongono a responsabilità professionale civili penali e patrimoniali; le garanzie già ci sono. Molti professionisti stanno lavorando in condizioni di fortissimo stress, assieme a tutti gli operatori del settore (clienti, imprese, verificatori, operatori finanziari, pubblici funzionari), e già ci giungono notizie di conseguenze anche a livello di salute di alcuni di essi”.
L’Ordine degli architetti di Prato si dice fiduciosa che Deloitte possa fare un passo indietro rispetto ad una richiesta ritenuta irricevibile.

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