3 Ottobre 2022

Discepoli dell’Annunciazione, via al processo per i due imputati

Dopo che il gip ha scagionato altre nove persone, il processo è partito per il fondatore della comunità ed un esponente laico accusati di violenza sessuale


Si è aperto oggi il processo a carico di don Giglio Gilioli e Lucio Fossanova, rispettivamente fondatore ed esponente laico dei Discepoli dell’Annunciazione, associazione di fedeli soppressa dalla Santa Sede nel dicembre 2019. A ciascuno dei due imputati vengono contestati due episodi di violenza sessuale ai danni di un trentenne, che all’epoca dei fatti, tra il 2008 e il 2012, frequentava la comunità e che a distanza di anni ha denunciato di aver subito le molestie, il cui ricordo sarebbe affiorato nel corso di sedute psicanalitiche con tecniche Emdr di desensibilizzazione e riprocessamento tramite movimenti oculari, una metodica che punta a facilitare il meccanismo di autoguarigione nel paziente, stimolando l’elaborazione delle informazioni nel suo cervello.
Nell’udienza di oggi sono state ammesse le prove, è stato stilato l’elenco dei testimoni: una cinquantina quelli dell’accusa, mentre fra quelli della difesa è citato anche il fratello minore della presunta vittima, il primo – dopo aver intrapreso un analogo percorso psicanalitico Emdr – ad avere accusato don Giglio ed altri nove ex appartenenti ai Discepoli dell’Annunciazioni di violenze sessuali subite anni addietro. Una versione che non ha trovato alcun riscontro, ritenuta inattendibile dopo una perizia psichiatrica dalla stessa Procura, che ha chiesto e ottenuto l’archiviazione per i 10 indagati sulla scorta delle sue accuse.
È stato invece ritenuto attendibile il racconto del fratello maggiore che ha condotto sul banco degli imputati Gilioli e Fossanova. Parti civili nel processo sono il 30enne e i suoi genitori.
La prossima udienza, fissata a novembre, servirà ad affidare l’incarico ad un perito per la trascrizione delle intercettazioni telefoniche.

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