17 Ottobre 2022

Multiutility, il Pd rischia lo strappo in consiglio comunale. Ma si compatta con un emendamento salva-maggioranza

Pomeriggio di tensione nei banchi dei democratici sulla nuova società per la gestione dei servizi pubblici. Accordo in extremis per l'approvazione della delibera


E’ stata approvata a maggioranza dal consiglio comunale (19 i voti favorevoli) la delibera che da l’ok anche da Prato al percorso di multiutility toscana dei servizi pubblici. Si tratta del progetto di fusione di Alia, Publiservizi, Consiag, Acqua Toscana e una fetta di Toscana Energia che darà vita a un’unica società che gestirà i servizi di acqua, energia, gas e rifiuti. La maggioranza al termine di una settimana travagliata alla fine si è compattata. Per farlo è stata necessaria la stesura e l’approvazione di un emendamento nel quale per sei volte si ribadisce come la futura quotazione in Borsa sia “eventuale”. Inoltre si chiedono tutele decisionali per i comuni più piccoli, la costituzione di comunità energetiche, e la tutela dei lavoratori e dei posti di lavoro. Per arrivare all’emendamento definitivo è servita una mediazione durata ore, che ha messo in mostra tutte le spaccature interne al Partito Democratico, che esce fortemente diviso da questo voto. La sensazione chiara è stata quella di come sia ufficialmente iniziato il percorso di riposizionamento in vista delle elezioni amministrative del 2024.

“Ci arriviamo con grande ritardo rispetto a quelle che sarebbero state le esigenze dei nostri territori, ma finalmente ci siamo: il consiglio comunale di Prato compie il primo, importante passo per la nascita della multiutility, quello della fusione – sottolinea il sindaco Matteo Biffoni – Nelle realtà dove sono arrivati prima di noi a creare multiutility di servizi, come Emilia Romagna o Lombardia per esempio, il sistema funziona meglio, ci sono investimenti maggiori e le bollette si possono ridurre”.

“Oggi il consiglio comunale di Prato ha dato ufficialmente la propria adesione al progetto di creazione della multiutility toscana: una decisione storica, che permetterà una necessaria riorganizzazione dei nostri servizi pubblici locali con l’obiettivo di realizzare più investimenti sul territorio, generare sviluppo economico e offrire servizi di qualità per i cittadini – sottolinea l’assessore Gabriele Bosi -. Si tratta di un punto di partenza, a cui dovranno seguire nei prossimi mesi altri passaggi importanti. Intanto, il primo passo è stato compiuto e di questo siamo soddisfatti”.

Il segretario del Pd, Marco Biagioni rivendica il percorso fatto dal partito e dalla maggioranza che alla fine ha portato a un voto compatto, mentre il capogruppo Sapia ribadisce che gli emendamenti rafforzano la delibera della multiutility.

E le opposizioni? Il Movimento 5 Stelle è stato l’unico a opporsi al progetto, parlando di operazione che porterà profitto agli investitori privati e non migliori servizi ai cittadini. La Lega ha lasciato l’aula al momento del voto mostrando dubbi sulla quotazione in Borsa, Fratelli d’Italia e Prato al Centro si sono astenuti: i primi perché avrebbero voluto” un percorso che coinvolgesse tutti i comuni della Toscana”, i secondi perché “ci sono ancora troppi dubbi sul progetto, compreso il rischio che la multiutility diventi un poltronificio di partito”.

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