14 Novembre 2022

Calci e pugni tra coetanei, a Montemurlo scoppia il caso della “challenge” tra gli studenti delle medie

Il sindaco Calamai ha disposto il rafforzamento dei controlli della polizia municipale all’entrata della scuola "Salvemini-La Pira" e alle fermate del bus per scoraggiare il fenomeno


Una sfida scellerata tra adolescenti, una challenge come viene definita sui social: non appena viene urlata un’espressione concordata, i ragazzi cominciano a picchiare con pugni e schiaffi i coetanei ovunque si trovino. Un fenomeno registrato sugli autobus, alle fermate e talvolta a scuola. Conseguenza di questo insensato gioco sono ragazzi con braccia piene di lividi ma anche con crisi d’ansia per paura che qualcuno all’improvviso possa dare inizio alla sfida.

Il sindaco Simone Calamai ha appreso con preoccupazione il diffondersi di un nuovo fenomeno tra gli studenti della scuola media “Salvemini- La Pira”. E così, dopo la decisa presa di posizione della preside del comprensivo “Margherita Hack”, Maddalena Albano, che promette “severi provvedimenti”,  il primo cittadino ha deciso di mettere in campo la polizia municipale rafforzando i controlli all’entrata della scuola media e alle fermate dell’autobus.

Maddalena Albano, preside dell’Istituto comprensivo “Margherita Hack”

«Non è un gioco e non può essere considerato tale – dice Calamai -. Il Comune è a fianco della scuola per fermare questa sfida assurda. La violenza e la sopraffazione non possono mai essere accettate. Faccio appello a tutti i genitori affinché condannino questi comportamenti e facciano riflettere i ragazzi sulla gravità di quanto sta succedendo. I controlli della polizia municipale serviranno per scoraggiare quanti vogliano continuare questa assurdità».

Il sindaco Calamai insieme alla polizia municipale sta valutando se il danneggiamento  del defibrillatore presente al giardino “Erasmo Meoni” di via Micca a Bagnolo sia da mettere in relazione a questa assurda sfida. «Mi auguro che i ragazzi della sfida non abbiano nulla a che vedere con questo fatto altrettanto grave- conclude il sindaco Calamai -. Si tratta di uno strumento salvavita del valore di diverse migliaia di euro e quanto commesso è tanto grave quanto assurdo e senza alcun senso. Un gesto che danneggia tutta la comunità».

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