6 Novembre 2022

Da Poggio a Caiano in Cina, novanta anni fa l’avventura missionaria di sei suore nel Fujian

La loro storia è raccontata in un libro recentemente ripubblicato dalle Minime del Sacro Cuore. Venerdì 11 novembre la presentazione al cinema teatro Ambra


L’avventura cristiana di sei donne, suore, nella Cina fra il 1932 e il 1949. Racconta questo, al cinema teatro “Ambra” di Poggio a Caiano, una serata voluta dall’Istituto suore francescane “Minime del Sacro Cuore” che ha sede proprio davanti alla Villa di Lorenzo il Magnifico. L’appuntamento è per le ore 21 di venerdì 11 novembre, esattamente 90 anni dopo la partenza, dal porto di Brindisi con il transatlantico “Conte Rosso”, delle sei giovani suore (due erano ancora novizie) in missione per la lontana Cina. La loro storia fu raccontata nel 1990 in un libro (“Estamos en China”) edito dalla Tipografia Poliglotta Vaticana. Fu un bancario e sindacalista livornese, Emilio Giovanneschi, a scoprire la vicenda e a tradurla, attingendo dai diari delle suore, in un testo che ancora oggi appassiona e commuove.

Fu una avventura, piena di incognite sfidate e perfino di violenze subite, quella di Giacomina, Salvatrice, Edvige, Bruna, Teobalda, Salesia nella regione (allora poverissima) del Fujian, nella costa sud della Cina davanti a Taiwan. 17 anni di fede per portare il Vangelo e per testimoniarlo con opere educative e sociali verso le famiglie con maggiori povertà, verso l’infanzia: in particolare verso le bambine, allora spesso oggetto di discriminazioni. Nel maggio 1949, dopo periodi di dure violenze che si accanirono contro le loro opere ma anche contro le loro persone e le persone a loro vicine, le suore furono costrette a fuggire.

 

 

“Estamos en China”, il libro che racconta questa storia, viene presentato in un incontro moderato dal giornalista Gianni Rossi, direttore di Tv Prato, che intervisterà l’autore e introdurrà il relatore: Giorgio Bernardelli, direttore editoriale di “Asia News” (agenzia di informazione specializzata in Medio e Lontano oriente) nonché responsabile comunicazione del PIME, Pontificio Istituto Missioni Estere. A Bernardelli è stato affidato il compito di inquadrare, sotto il profilo storico, ciò che le religiose di Poggio a Caiano trovarono nella Cina di 90 anni fa e negli anni della loro difficile permanenza: la guerra fra nazionalisti e comunisti, la “lunga marcia” dei comunisti tra il 1934 e il 1935 con l’ascesa di Mao Tse Tung, l’occupazione giapponese e la nuova guerra a partire dal 1937, la guerra mondiale, la vittoria dei comunisti di Mao.

Verrà anche distribuito, insieme al libro, un fascicolo che contiene anche, sempre curata da Bernardelli, appunti su cosa è accaduto in Cina dopo il 1949 e cosa sta accadendo oggi, con particolare riferimento alla presenza dei cattolici e ai rapporti fra Repubblica Popolare Cinese e Vaticano. Il fascicolo (“Con gli occhi puntati lontano“) è completato dalle schede, curate da suor Salvatorica Serra, con i profili delle sei “Minime” e da un intervento di don Pietro Wang, cappellano della comunità cattolica cinese a Prato. Se 90 anni fa dall’area pratese partirono alcune religiose per la Cina, da qualche decennio in questa stessa area lavorano e vivono migliaia di immigrati cinesi.

 

 

Alla serata interverranno, oltre a don Pietro Wang, il sindaco di Poggio a Caiano, Francesco Puggelli, che è anche presidente della Provincia di Prato e il vescovo di Pistoia mons. Fausto Tardelli. Il saluto delle Minime sarà portato dalla madre generale suor Annalisa Colli. Sarà anche proiettato un video, curato da Gabriele Marco Cecchi, Samuele Luca Cecchi e Andrea Foligni, con foto inedite delle suore poggesi in Cina. Il ricavato della serata, organizzata da un gruppo di laici nell’ambito dell’Istituto, sarà devoluto alle attività svolte oggi dalle “Minime” nella difficile realtà dello Sri Lanka. Presenze missionarie della congregazione fondata 120 anni fa dalla Beata Margherita Caiani si trovano a Betlemme, Egitto, Brasile e Sri Lanka.

 

 

Nessuna delle suore partite per la Cina aveva origini toscane: suor Edvige era originaria del Nuorese, suor Bruna e suor Salvatrice venivano da un paese trentino in Val di Non, suor Giacomina dall’Appennino modenese, suor Teobalda dal Varesotto e suor Salesia dalla Brianza. Suor Salesia e suor Teobalda, entrambe del 1907, erano le più giovani (venticinquenni quando partirono). Suor Salesia è morta nel 1993, a Viareggio dove ancora in molti ricordano il suo servizio nell’ex ospedale Tabarracci. Nel video si potrà ascoltare anche la registrazione della sua voce in un nastro recuperato negli archivi della Casa Madre.

 

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