25 Novembre 2022

Maria Logli si dimette da segretaria dei Giovani democratici e sfida il Pd: “Esca dalla bolla in cui si è relegato”

I Gd di Prato vanno a congresso per eleggere il nuovo segretario e lanciano una nuova campagna d'ascolto, "Fuori dalla bolla"


Maria Logli dà le dimissioni da segretaria dei Giovani democratici di Prato, incarico che aveva assunto due anni fa. I Gd vanno così a congresso, che si concluderà il 18 dicembre quando sarà eletto il nuovo segretario. Logli assicura che le dimissioni non sono legate al percorso congressuale in cui anche il Pd a livello nazionale è inserito e alla fase di cambiamento e rinnovamento che ne consegue.  “Non ho aspettato la scadenza naturale del mio mandato perché c’è un’altra generazione cresciuta negli anni e che adesso è pronta per portare avanti autonomamente questo percorso”, specifica la segretaria uscente, che faceva già parte della segreteria dei Gd quando a guidare il gruppo c’era Marco Biagioni.

“Si apre una fase congressuale all’insegna dell’ascolto e della riflessione sulla nostra identità, da Prato al nazionale” spiega ancora Logli. Nasce così “Fuori dalla bolla”, la campagna d’ascolto che accompagnerà i Giovani Democratici Prato fino al 18 Dicembre. “Il progetto politico del Pd non può essere rilanciato con le stesse dinamiche che ci hanno portato alla sconfitta elettorale: abbiamo il dovere di uscire dalla bolla alla quale l’attuale sinistra si è relegata”, spiegano Maria Logli e Niccolò Ghelardini, responsabile Scuola dei Gd. “Nei prossimi giorni saremo fuori dalle fabbriche, ai Servizi Sociali e all’Ufficio Immigrazione. Invitiamo tutti e tutte a rispondere al nostro questionario, in forma cartacea o online, e ad aiutarci a individuare i punti di forza e debolezza delle attuali forme di rappresentanza”. Il lancio della campagna Fuori dalla bolla si chiude con un appello al Pd: “L’auspicio e l’invito è che tutti i mondi della sinistra e del centrosinistra, il Pd in primo luogo, possano riproporre un percorso sull’impronta che Fuori dalla Bolla vuole avere: percorsi che non si legano a nomi, ma alle idee emerse dallo scambio con il mondo fuori dalle nostre sedi”, concludono Logli e Ghelardini.

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