23 Novembre 2022

Una nuova opera entra nella collezione permanente del museo di Palazzo Pretorio

Il ritratto del collezionista pratese Carlo Palli, eseguito dal visual artist Pietro Costa, è stato collocato al piano terra


La collezione del museo di Palazzo Pretorio si arricchisce grazie ad una nuova donazione: si tratta del ritratto del collezionista pratese Carlo Palli, eseguito dal visual artist Pietro Costa.
L’opera fa parte della serie di lavori dell’artista denominati bloodworks, eseguiti con il sangue del soggetto ritratto, che viene utilizzato come pigmento tra due fogli di mylar, ed è stata realizzata in occasione della sua recente mostra “/ri.tràt.ti/ /ˈpôrˌtrāts/”, ospitata da Palazzo Pretorio dal 22 aprile al 31 luglio 2022.
Oggi, il Comune di Prato ha ufficializzato l’acquisizione dell’opera, donata da Carlo Palli, e il ritratto è stato esposto in maniera permanente al piano terra del museo.

Le altre due donazioni di Carlo Palli al museo di Palazzo Pretorio

Non è la prima volta che Carlo Palli fa una donazione al Pretorio: al terzo piano sono infatti esposte altre due opere donate dal collezionista, la “Venere Maria – Nudo color seppia” di Michelange-lo Pistoletto, e la “Victoire de Samothrace” di Yves Klein. Due opere dal valore inestimabile: “Venere Maria – Nudo color seppia” è una serigrafia su acciaio inossidabile lucidato a specchio, una delle opere più amate dell’artista, che rappresenta la moglie Maria Pioppi, mentre “Victoire de Samothrace” è una riproduzione della celebre “Vittoria di Samotracia”, rivestita dall’iconico blu brevettato da Klein, l’IKB (International Klein Blue), che l’artista francese ha definito «la più perfetta espressione del blu», e che ha creato utilizzando il pigmento monocromo blu, che evoca la contemplazione e l’infinito.

«Grazie alla nuova donazione di Carlo Palli, in collaborazione con Pietro Costa – commenta Simone Mangani, assessore alla Cultura del Comune di Prato- la collezione del Museo di Palazzo Pretorio acquisisce ancora più valore, e continua ad essere – sempre di più – il museo di Prato e dei pratesi, legato profondamente alla città e alla sua storia».

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