E’ partita questa mattina l’organizzazione dell’Asl Toscana Centro presso l’aeroporto di Peretola per i test Covid per chi arriva dalla Cina, con una postazione fissa difronte al terminal lato tramvia, e il supporto della Protezione Civile e RAMI, la rete degli ambulatori della Misericordia. Alla partenza del servizio questa mattina ha voluto essere presente anche il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani che dopo l’ordinanza del Ministro della Salute, ha dato indicazioni per l’applicazione della misura, anche presso l’aeroporto di Peretola a Firenze, oltre che presso lo scalo pisano.
Ieri il dipartimento di prevenzione della Asl Toscana centro si è messo subito al lavoro per allestire il punto tampone a Peretola che oggi è operativo grazie alla collaborazione di Toscana Aeroporti che gestisce gli scali di Firenze e Pisa, di Enac e Usmaf. Per l’Asl Toscana Centro erano presenti questa mattina anche il direttore sanitario, Emanuele Gori e il direttore amministrativo, Lorenzo Pescini, oltre a Gianni Nardone del dipartimento di Prevenzione, in sostituzione del direttore Renzo Berti.
“Stamani ho firmato l’ordinanza per dare disposizione attuativa a quello che è l’indirizzo da parte del Ministro della Salute – ha dichiarato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani -. C’è chi dice – ha sottolineato Giani – che si sarebbe potuto prevedere un tampone facoltativo, giusto a fini statistici e informativi. E invece no, deve essere obbligatorio: ci siamo già passati una volta e vogliamo stavolta prevenire, prevenire e capire. La preoccupazione infatti è che dall’omicron 5, variante che in Toscana e in Italia, dove la gran parte della popolazione è vaccinata, si riesce a contrastare con una presenza in ospedale assolutamente gestibile (oggi poco più di 400 persone) si passi velocemente a Gryphon, che in Cina, pur nell’assenza di informazioni sanitarie dettagliate, sappiamo che sta crescendo. E si tratta di una variante diversa e più aggressiva. I tamponi ci serviranno dunque a sequenzare l’evoluzione del virus”.
“La Regione – ha precisato ancora Giani – si muove in assoluta coerenza con disposizioni nazionali: attuiamo l’ordinanza del ministro”. Con un di più: la preoccupazione di “allestire alberghi sanitari per chi risultasse positivo e non ha un domicilio dove isolarsi”.
I viaggiatori che provengono dalla Cina saranno quindi sottoposti a tampone antigenico. Gli eventuali positivi al test saranno poi sottoposti a test molecolare ai fini del successivo sequenziamento eseguito dal laboratorio dell’azienda ospedaliera universitaria di Careggi. Il fine isolamento avverrà soltanto dopo tampone molecolare negativo.
Al momento comunque – fa sapere la Regione – nessun controllo su passeggeri provenienti dalla Cina è stato effettuato. In Toscana non arrivano voli diretti: la Regione ha deciso di controllare anche chi vi giungesse con scalo. Ma al momento nessun caso del genere si è presentato. A Pisa stamani sono atterrati, provenienti da Dubai, dieci cinesi, ma che risiedono in Italia e non erano stati in Cina. A Firenze ne sono atetsi quattro via Francoforte domani.
“Le altre iniziative che abbiamo previsto – spiega il direttore sanitario Emanuele Gori – riguardano la proroga dell’albergo sanitario B&B di Novoli la cui chiusura era prevista al 31 dicembre. Questo consentirà di poter ospitare eventuali positivi che non abbiano altra possibilità di isolamento”. “Con Usmaf presidiamo i voli – spiega Gianni Nardone del dipartimento di prevenzione – e ci attiviamo subito con la disponibilità di personale a seconda dei flussi che ci vengono segnalati”.