7 Dicembre 2022

Misericordia, una Sacra Cintola in miniatura per festeggiare i quarant’anni della sezione femminile

L'originale regalo, creato dall'artigiano Alfiero Lippi, è stato donato alle consorelle in occasione delle speciale anniversario di fondazione


Il simbolo della città e dell’antica devozione mariana dei pratesi per celebrare i quarant’anni di attività. La sezione femminile della Misericordia di Prato ha deciso di donare, ai suoi iscritti e a chi ha festeggiato l’anniversario di fondazione, una riproduzione fedele della Sacra Cintola. L’autore della preziosa reliquia in miniatura – in argento e della lunghezza di dodici centimetri – è Alfiero Lippi, restauratore in pensione e Governatore dei Cavalieri del Sacro Cingolo.

 

 

Ieri, martedì 6 dicembre, nel salone della Misericordia in via Galcianese, il vescovo Giovanni Nerbini ha celebrato una messa di ringraziamento in occasione dello speciale anniversario. «Ho voluto che per questa importante ricorrenza ci fosse qualcosa di significativo da un punto di vista religioso e storico e che fosse legato a Prato. La Sacra Cintola incarna, da secoli, tutto questo», spiega la presidente della sezione femminile Maria Petrà.

 

 

Storia e attività della sezione femminile: è tornato il doposcuola dopo le limitazioni imposte dalla pandemia. Il primo nucleo della sezione femminile della Misericordia nacque il 28 marzo 1982, quando Margherita Sanesi e un piccolo gruppo di donne che operavano nella San Vincenzo de Paoli diedero vita al gruppo iniziale, che oggi conta più di duecento iscritte – e iscritti perché ci sono anche alcuni uomini – di cui oltre un centinaio in servizio attivo. Una delle iniziative più apprezzate tra quelle messe in campo dalle generose consorelle è senza dubbio il doposcuola. Attività che, in oltre trent’anni di impegno, ha visto passare generazioni di ragazzi dagli ambienti di via Convenevole. Solo il Covid ha interrotto questa opportunità di studio e formazione. Lunedì 21 novembre, dopo due anni di stop, il doposcuola è tornato. «Abbiamo inviato una comunicazione a tutte le scuole medie della città scrivendo che siamo disponibili ad accogliere gli studenti bisognosi di un aiuto; come sempre, le iscrizioni ci giungono dagli insegnanti che possono inviarci i ragazzi e le ragazze», dice ancora Petrà. In anni passati, le consorelle hanno seguito anche gruppi di trenta studenti e si dicono pronte a fare altrettanto.

 

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