30 Dicembre 2022

Ospedale Santo Stefano, nelle sale operatorie arriva la chirurgia robotica

Il sistema con tecnologia avanzata sarà a disposizione per tutta la rete degli ospedali Aziendali. Giani: "La Toscana punta sui professionisti e sulla tecnologia"


All’ospedale di Prato sbarca la chirurgia mini invasiva. Nelle more dell’aggiudicazione della gara di ESTAR – per la quale l’Asl Toscana Centro auspica una conclusione in tempi brevi – nelle sale operatorie del Santo Stefano arriva il robot, in modalità prova visione, un sistema all’avanguardia che coadiuva il chirurgo durante tutte le fasi dell’intervento. Si tratta di una sofisticata piattaforma chirurgica che è in grado di riprodurre i movimenti della mano umana nel campo operatorio in maniera precisa. Questo sistema chirurgico robot-assistito costituisce la più innovativa ed efficace alternativa agli interventi effettuati con le tecniche chirurgiche classiche.

La piattaforma è costituita da un carrello paziente, dotato di quattro bracci per sostenere gli strumenti, una consolle per la gestione da parte del chirurgo ed un carrello visione con sistemi di processamento delle immagini oltre ad un monitor touchscreen a disposizione degli assistenti chirurghi e del team infermieristico. La preparazione dell’intervento all’interno della sala operatoria risulta rapida ed intuitiva. Il sistema infatti memorizza il posizionamento dei bracci in base al distretto anatomico di riferimento ed alle preferenze ergonomiche del chirurgo. La piattaforma è modulare e permette di gestire in assoluta sicurezza la strumentazione avanzata specifica per le diverse tipologie di procedure chirurgiche.

“La Toscana, che con forza intende anche per il futuro valorizzare la sanità pubblica – commenta il presidente della Regione, Eugenio Giani -, ha per i prossimi anni due obiettivi: avvicinare da un lato l’assistenza territoriale al cittadino, quella delle cure intermedie e dell’assistenza di base, e sviluppare dall’altro poli di eccellenza a servizio di aree più vaste. Puntando sui professionisti ma anche sulla tecnologia.”

Il robot sarà impiegato per interventi di chirurgia generale, urologia ed otorinolaringoiatria. Il sistema è collocato al Santo Stefano in quanto ospedale baricentrico all’interno della rete ospedaliera assistenziale dell’Azienda. Con la tecnica robotica i rischi correlati alla chirurgia classica sono ridotti e sono molteplici i vantaggi per il paziente: minore la degenza ospedaliera, riduzione del rischio di infezioni e del dolore post-operatorio. Più rapida anche la ripresa alle attività quotidiane.

“Si tratta di un grande passo in avanti, per il miglioramento e l’ampliamento dell’offerta” evidenzia Stefano Michelagnoli, direttore del Dipartimento chirurgico aziendale, a cui fa eco la direttrice del Santo Stefano, Sara Melani. “È una importante occasione per l’ospedale dove abbiamo già un elevato livello dell’attività chirurgica. La nuova tecnologia permette di fare un ulteriore step di miglioramento”.

Con la tecnica robotica i rischi correlati alla chirurgia classica sono ridotti e sono molteplici i vantaggi per il paziente: minore la degenza ospedaliera, riduzione del rischio di infezioni e del dolore post-operatorio. Più rapida anche la ripresa alle attività quotidiane.

 

 

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